Altra batosta per gli appassionati di sport italiani. Questo mito della sua disciplina si è spento negli scorsi giorni commuovendo l’Italia intera.
C’è sempre grande tristezza e commozione quando un protagonista del mondo dello sport, in particolare se ha contribuito alla gioia e alla passione degli sportivi, viene a mancare improvvisamente. Purtroppo i lutti e le perdite fanno parte di questo mondo, ma ciò che rincuora è che certi personaggi resteranno impressi nei cuori e nell’immaginario collettivo.
Il 2024 finora non è stato affatto avaro di brutte notizie. Quasi tutti i giorni purtroppo il mondo dello sport è costretto ad apprendere news che nessuno vorrebbe mai sentire. Incidenti, scomparse premature e lutti che segnano inevitabilmente l’animo dei tifosi. Basti pensare al calcio, che ha perso da inizio anno alcune leggende come Gigi Riva o Franz Beckenbauer.
L’ultimo lutto che ha colpito lo sport italiano arriva però dall’ambito paralimpico. Si è spenta una leggenda di questo settore, un uomo dotato di grande coraggio e forza di volontà che è stato un esempio per la propria disciplina. Impossibile non commuoversi nel rivivere la sua storia umana e sportiva.
Addio all’atleta e campione paralimpico: aveva 57 anni
Il lutto di cui parliamo ha colpito la comunità di Cortina d’Ampezzo, nota località sciistica ed invernale, e lo sport paralimpico italiano in generale. Addio a Fabrizio Zardini, un punto di riferimento per chi segue e vive questo tipo di sport, dedicato a persone ed atleti con disabilità fisiche o mentali ma che viene ormai riconosciuto ad altissimi livelli.
Zardini aveva 57 anni ed era paraplegico dall’età di 23, quando un tremendo incidente in deltaplano lo rese invalido in questo modo. Ex fondista e sciatore alpino, è considerato uno dei pionieri assoluti dello sport paralimpico in Italia. Decise di riversare i suoi sforzi negli sport invernali per atleti con disabilità, vincendo persino la medaglia oro in discesa libera ai Giochi di Salt Lake City nel 2002.
La vita non è stata mai tenera con Zardini, visto che dopo il ritiro, al termine delle Olimpiadi 2006 di Torino, ebbe un secondo grave incidente automobilistico che gli rese la vita ancora più complicata, a causa dei danni riportati. Il campione e idolo di Cortina si è spento nelle scorse ore, lasciando un grande vuoto e soprattutto un rimpianto incredibile: non potrà vedere i giochi invernali che si disputeranno nel 2026 presso le nevi di casa sua.
Il funerale di Zardini sarà celebrato venerdì 3 maggio nella basilica dei Santi Filippo e Giacomo a Cortina.
