Napoli, momento decisivo. Tutto può cambiare!

La società deve scegliere il sostituto di Garcia. Quali sono i sostituti e come potrebbe cambiare il modulo

Ore decisive in casa Napoli. Si attende l’annuncio del presidente De Laurentiis sul nuovo tecnico dei partenopei. I nomi di Tudor e di Mazzarri sono quelli più caldi. Sono i due tecnici che sono stati individuati per sostituire Garcia e provare a uscire da un inizio di stagione al di sotto delle aspettative.

L’allenatore francese avrebbe fallito su tutta la linea. A partire dalla gestione dello spogliatoio, per poi arrivare ai risultati altalenanti. Ecco allora che si necessita un sostituto. Qualcuno che provi a proseguire su quanto di buono era stato costruito l’anno scorso a Napoli. Serve un tecnico di personalità che sappia rimettere in piedi il gruppo e trasferisca la grinta necessaria a uscire dal momento negativo.

La parola chiave, forse, è proprio grinta. I due allenatori che sembrano destinati a sostituire Garcia si contraddistinguono per l’audacia, quasi ferocia, che dispongono e che cercano di trasmettere ai giocatori. Un “sergente di ferro”, qualcuno che badi alla sostanza e provi, nei limiti del possibile, a riportare il Napoli dove merita, vista la qualità dei giocatori che ha in rosa.

Come potrebbe essere il Napoli di Tudor

immagine della panchina del Napoli
Immagine | Instagram @sscnapoli-wigglesport.it

Igor Tudor avrebbe accettato la proposta di De Laurentiis. Dopo una stagione 2022/2023 in cui ha allentato il Marsiglia con successo, il tecnico si trova attualmente senza panchina. Nonostante il terzo posto raggiunto con il club francese, l’allenatore croato ha rassegnato le sue dimissioni. Il motivo ufficiale è che si era stufato di essere trattato continuamente come un allenatore scomodo.

Anche se nella sua carriera da tecnico non ha vinto molto, almeno per ora, Tudor ha quasi sempre convinto. Anche in Italia, alla guida dell’Hellas Verona ha ottenuto un buon piazzamento in campionato.

Sembrerebbe un ottimo rimpiazzo per il Napoli. Ha quello che serve. Un carattere forte e una buona esperienza europea. Tuttavia non mancano le incognite, soprattutto a livello tattico. Per prima cosa, l’ex tecnico del Verona predilige la difesa a tre. Sarebbe una novità non da poco per i partenopei, soliti giocare a quattro. Il 3-4-2-1 è il tradizionale modulo dell’allenatore con cui è abituato a pressare alto in modo da non lasciare spazio agli avversari per costruire dal basso. Qualche volta la retroguardia a quattro l’ha sperimentata ma sia al Verona che al Marsiglia ha consolidato la difesa a tre. L’altro punto interrogativo riguarda Kvaratskhelia e Politano accentrati al ruolo di seconde punte\trequartisti. Le due ali, la scorsa stagione, hanno contribuito al successo di Spalletti, proprio come esterni alti.  Potrebbe quindi risultare difficile, per loro, un cambio di ruolo. Tuttavia non si tratterebbe di una variazione così radicale come quella della difesa che invece è il problema principale.

Un Mazzarri bis

L’altra opzione sul tavolo potrebbe essere Walter Mazzarri. Il tecnico toscano ha già guidato gli “azzurri” dal 2009 al 2013. Mazzarri a Napoli il segno lo ha lasciato. I risultati in quel periodo furono certamente buoni e poi allenava il famoso tridente Lavezzi, Hamsik, Cavani.

Tuttavia, i tempi sono cambiati e Walter non è più un allenatore in voga come in quel periodo. La sua ultima panchina risale alla stagione 2021/2022, quando era stato chiamato al Cagliari in una situazione di emergenza.

Inoltre, come per Tudor, vi sarebbe un’incognita tattica. Anzi, più di una. Anche Mazzarri è solito giocare con la difesa a tre. Era così nella sua esperienza a Napoli e poi anche con l’Inter. Ma non è questo il problema principale. Il tecnico, ormai da anni, ha adottato il 3-5-2. Problema non da poco visto che in attacco bisognerebbe sacrificare un giocatore (Politano probabilmente). Non si tratterebbe quindi di un semplice adattamento, ma di una vera e propria rivoluzione nel reparto offensivo oltre che in quello difensivo.

Tuttavia, Mazzarri potrebbe anche adattarsi al Napoli odierno e cercare di mantenere un modulo più simile a quello attuale. Impossibile dirlo. Quello che è certo, è che se c’è una qualità che hanno tutte le squadre del tecnico di San Vincenzo, è proprio la grinta. Con lui, molto probabilmente, i partenopei ritroverebbero quella cattiveria agonistica che sembra essere la cosa più importante in questo momento.

La palla a De Laurentiis

Tudor sembrerebbe l’opzione più logica per il Napoli, visto che sembra un allenatore nel pieno della sua carriera e in un momento positivo. Ma la scelta per questa corsa a due, spetta al Presidente. Aurelio De Laurentiis è sicuramente un personaggio originale, che spesso ha sorpreso per le sue decisioni. Con Spalletti ci aveva preso in pieno, altre volte meno.

Se a inizio campionato c’erano persone fiduciose su un’altra annata formidabile del Napoli, adesso appare improbabile. Sembra molto difficile, pensare di poter rivincere lo scudetto. A questo punto, la questione è cercare di rimettere in piedi una situazione critica. Puntare a qualificarsi agli ottavi di Champions e restare fra le prime quattro in campionato. Saranno gli obiettivi del prossimo allenatore.

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