Matias Soulè, brilla il talento che potrebbe vestire la maglia azzurra

Nonostante la clamorosa sconfitta con il Cagliari, il talento argentino stupisce ancora con una prestazione superlativa

La delusione, in casa Frosinone, dopo la rimonta subita dal Cagliari, non può che essere enorme.

Gli ultimi 20 minuti in cui da 3 a 0 si è finiti 3 a 4, rappresentano quel finale di partita che un tifoso non vorrebbe mai vedere. Il sapore amaro di una sconfitta come questa ci mette tanto tempo ad andare via.

Ma in una giornata oscura, come quella di cui è stato protagonista il Frosinone, una lama di luce illumina l’animo dei tifosi ciociari, testimoni di una prestazione strabiliante del loro pupillo.

Matias Soulé, il giovane argentino arrivato in prestito dalla Juventus, ha stupito ancora con una gara che ha mostrato gol, estro, agonismo e una maturità fuori dal comune.

Il modo in cui i compagni lo cercano e si affidano a lui è significativo. A soli 20 anni è in grado di guidare il reparto offensivo con reti, assist e soprattutto tanti dribbling. Caratteristiche, che fanno di Soulé il vero leader del Frosinone, al punto che, viene addirittura da chiedersi se sia stato un errore della Juventus cederlo in prestito per questa stagione.

Magari parlare di uno sbaglio di valutazione della società bianconera è troppo? D’altronde il ragazzo è ancora di sua proprietà. Forse si, è troppo. Ma per quello che sta dimostrando in questo campionato, è ragionevole pensare che sarebbe stato pronto per una “Big”. Della serie –si sapeva che fosse forte, ma non così forte– l’argentino classe 2003 ha delle caratteristiche che farebbero comodo anche alla squadra di Allegri.

Il piano della Juve

Soulé di fatto ricorda il primo Dybala. Argentino come la “Joya”, tecnicamente molto forte e soprattutto un mancino sopraffino quasi come quello del suo connazionale.

Accanto a queste somiglianze tuttavia, l’attaccante del Frosinone, vanta una struttura fisica diversa da quella di Dybala. È più alto e per quanto stiamo vedendo, anche meno fragile. Particolari non di poco conto in uno sport così fisico come è diventato il calcio negli ultimi anni.

La Juventus, lo aveva pagato 120 mila euro nel 2020, per giocare nelle giovanili. Due anni dopo, con l’esordio in prima squadra, il giovane argentino si era messo in mostra, accrescendo di molto il suo valore di mercato. Anche per questo motivo, la società bianconera, sembrava intenzionata a venderlo con l’obiettivo di fare cassa.

Ora i piani sono cambiati e la Juve, stupita dalle prestazioni di Matias, ringrazia di essere ancora la proprietaria del giocatore. Infatti, l’esperienza con la squadra di Eusebio Di Francesco, è ormai una fase transitoria per un ritorno con il club torinese. I bianconeri infatti, si aspettano che questa stagione possa lucidare tutto il suo talento. Esprimersi in una squadra che lotta per la salvezza, come gradino per arrivare alla vetta.

Il gol ma specialmente il dribbling

immagine del piede di un giocatore iche da un calcio al pallone
Imagine | Pixabay- wigglesport.it

Sono cinque in otto da titolare, i gol messi a segno fino a questo momento da Matias Soulé. Numeri che gli valgono il terzo posto in classifica marcatori della Serie A, a solo un gol di distanza da Giroud e Osimhen (secondi). Notevole, considerato inoltre che tra i primi cannonieri del campionato italiano, è di gran lunga il più giovane.

Ma i gol non sono il pezzo forte dell’argentino. Anzi la sua abilità realizzativa non è neanche lontanamente paragonabile al suo estro nel dribbling. È infatti il giocatore che più salta l’uomo in campionato. Con 30 dribbling riusciti è davanti a Kvaratskhelia e Gudmundsson, rispettivamente 22 e 21. Anche sotto questo aspetto ricorda molto Dybala. Anche lui, fino a qualche anno fa, era titolare di questo primato, certificato dalla statistica.

E la nazionale?

E poi c’è il tema della nazionale. Tema non scontato. Già perché il giovane talento potrebbe addirittura giocare con l’Italia.

Soulé è infatti in possesso del passaporto italiano e sebbene fino ad ora abbia militato con la nazionale Argentina Under 16, Under 20 e Under 21, potrebbe decidere di indossare la maglia azzurra, con cui avrebbe l’onore di scendere in campo con la prima squadra.

Spalletti lo aspetta a braccia aperte e sicuramente sarebbe un allenatore importante per la crescita dell’esterno classe 2003. Con il C.t. azzurro, Matias, avrebbe sicuramente più spazio. La nazionale italiana è infatti molto più povera di talento rispetto a quella Argentina.

A Soulé, l’idea di giocare per l’Italia, piace anche se è inevitabile che lui preferirebbe rappresentare il suo paese. Al momento non ha ancora deciso, “devo parlare con Spalletti” ha detto a riguardo, “ho appena iniziato a giocare con continuità, è presto per decidere”.

Rimane quindi in sospeso, per il momento, la questione.

I tifosi italiani spesso sono divisi sugli “oriundi” che vestono la maglia azzurra. Per tanti, dei giocatori stranieri che giocano per una maglia diversa dal quella del loro paese, è un controsenso. Non c’è dubbio però, che trattandosi di un talento di questo calibro, la curiosità, nel vedere le sue giocate, prenderebbe chiunque.

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