Italia, è il momento decisivo: cosa serve agli uomini di Spalletti per qualificarsi

Gli azzurri dovranno affrontare gli ultimi due impegni che decideranno la qualificazione all’europeo

La settimana decisiva è ormai giunta. Due impegni per la nazionale Luciano Spalletti. Due colpi che non possono mancare il bersaglio. Gli azzurri sono attesi a Roma il 17 novembre per la sfida contro la Macedonia del Nord, e il 20 novembre per la gara contro l’Ucraina che si disputerà in campo neutro, a Leverkusen.

Diverse novità tra i convocati a Coverciano. Sarà la prima volta in nazionale maggiore per Cambiaso e Colpani. I due talenti, rispettivamente della Juve e del Monza, hanno convinto il neo c.t. italiano con delle prestazioni sopra le righe in cui non sono mancati i gol.

Non ci saranno invece, Calabria, Toloi e Meret. I tre erano stati selezionati da Spalletti ma sono stati costretti a saltare la convocazione causa infortunio. Torneranno invece a vestire la maglia azzurra Buongiorno e Jorginho. Quest’ultimo scelto al posto di Tonali, dopo che l’ex Milan è stato squalificato per la vicenda legata alle scommesse. Jorginho era stato tra i protagonisti in negativo nella scorsa qualificazione ai mondiali. Con due rigori sbagliati, era stato partecipe di quell’incubo che non ha visto l’Italia prendere parte a Qatar 2022.

Infine c’è il ritorno di Zaniolo, anche lui colpito dall’inchiesta calcioscommesse, e adesso, una volta chiariti i fatti, riammesso nel gruppo.

La sfida con la Macedonia del Nord

L’Italia è la favorita per il secondo posto nel girone. L’Inghilterra, prima classificata, è ormai imprendibile. Ciò nonostante, le sfide che gli azzurri devono affrontare non sono da sottovalutare. Per gli Italiani infatti, la Macedonia del Nord è una partita che evoca brutti ricordi, anzi bruttissimi. È proprio contro i macedoni che la nazionale italiana, allora guidata da Roberto Mancini, perse l’ultima possibilità per qualificarsi al mondiale 2022. Una partita che fu a senso unico per 91 minuti, con tante occasioni sprecate dai giocatori italiani. Nel recupero fu vinta proprio dalla Macedonia del Nord nell’unica occasione della sfida. È una legge del calcio, se si spreca troppo poi si viene puniti. Il ricordo di quella partita è fortunatamente lontano, ma non dimenticato. Spalletti lo sa bene e farà di tutto per portare a casa il risultato. Nonostante la netta superiorità tecnica degli azzurri, non bisogna sottovalutare la gara.

La sfida con l’Ucraina

Vincere il primo dei due turni di questa “sosta nazionale” è importante anche per affrontare l’Ucraina con più serenità. All’andata gli uomini di Spalletti si erano imposti per 2 reti a 1, regalando al tecnico toscano, il primo successo da c.t. L’Ucraina per evidenti motivi, non giocherà nel suo paese, ma la partita si disputerà in Germania, in campo neutro. Anche in questo caso la nazionale italiana parte favorita. Tuttavia la squadra allenata da Serhij Rebrov, vanta un tasso tecnico superiore alla Macedonia del Nord. Mykhaylo Mudryk è il suo gioiello più brillante. Attaccante in forza al Chelsea, l’ucraino è costato al club inglese ben 100 milioni di euro. Funambolo, velocissimo, può essere un pericolo enorme per la difesa azzurra.

Non ridursi all’ultima

Immagine dall'alto dello stadio olimpico di Roma
Immagine | Pexels-wigglesport.it

La parola chiave per queste due partite, è concretezza. All’Italia bastano quattro punti per qualificarsi: una vittoria e un pareggio. Questo è un motivo in più per cercare il successo in casa contro la Macedonia del Nord. In questo modo si riuscirebbe a garantire il vantaggio di affrontare gli ucraini senza la pressione di dover portare a casa la vittoria proprio nell’ultima partita. Con un eventuale successo all’Olimpico di Roma contro i macedoni, basterebbe poi solo un pareggio a Leverkusen contro l’Ucraina.

Non ridursi all’ultimo” per poi rischiare un disastro come negli scorsi mondiali. Spalletti ha esperienza e fiducia nel riuscire a qualificarsi, i tifosi anche, adesso spetterà ai giocatori strappare finalmente questo biglietto per Euro 2024.

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