Da calciatore era un fenomeno, da allenatore la sua squadra incanta l’Europa: ecco il suo segreto

Primo in Bundesliga, un gioco entusiasmante e nuovi talenti. Così il l’allenatore spagnolo ha rivoluzionato il club

Che potesse essere un grande tecnico ce lo si poteva aspettare. Da calciatore d’altronde era molto intelligente tatticamente oltre che dotato di una tecnica sopraffina. Ha infatti militato nei top club del mondo. Dopo aver iniziato con la Real Sociedad e aver giocato una piccola parentesi di carriera all’Eibar, si è affermato come centrocampista del Liverpool, del Real Madrid e del Bayern Monaco, oltre che della nazionale spagnola.

Non era tuttavia scontato un impatto così positivo come quello avuto con il Bayer Leverkusen.

Xabi Alonso ha infatti preso la guida del club tedesco durante la stagione passata, quando la situazione era a dir poco complicata. Cinque punti in otto partite e penultima posizione in campionato. Questa era la squadra che ha ereditato dall’esonerato Gerardo Seoane.

Il tecnico di Tolosa è riuscito in poco tempo a rimettere in piedi la squadra dando così una svolta alla stagione del Leverkusen, raggiungendo il sesto posto in Bundesliga e la semifinale di Europa League, poi persa contro la Roma.

Risultati che parlano chiaro e si confermano nell’inizio della stagione in corso. Anzi, i risultati ottenuti in queste prime otto giornate sono ancora migliori.

In campionato, sette vittorie, un pareggio e ancora nessuna sconfitta per il Leverkusen. Numeri che valgono il primo posto in classifica in Bundesliga con un punto di distacco sullo Stoccarda e due su Bayer Monaco e Borussia Dortmund.

Il gioco del Bayer Leverkusen

primo piano di Xabi Alonso con t-shirt bianca e maglia scura
Immagine | Ansa – wigglesport.it

Gli ottimi risultati ottenuti non dicono tutto della squadra di Xabi Alonso che fin da subito ha portato in campo idee innovative e un’organizzazione quasi geometrica.

D’altra parte il tecnico spagnolo ha avuto dei maestri importanti essendo stato allenato da nomi come Mourinho, Guardiola, Ancelotti, Del Bosque e Benítez, solo per citarne alcuni.

Inevitabilmente l’influenza di questi allenatori non può che aver arricchito il suo bagaglio di competenze tattiche.

Sono sicuro che quando smetterà con il calcio diventerà un grande tecnico. Mentre gioca si comporta da allenatore: mi ricorda il Guardiola calciatore”. Questo diceva Mourinho di Xabi.

In effetti il Bayer Leverkusen ricorda molto una squadra di Guardiola, con i giocatori che riescono a trovarsi velocemente tenendo per lo più la palla a terra.

La formazione ha trovato nel modulo 3-4-2-1 l’equilibrio perfetto. Nell’idea del tecnico spagnolo questa disposizione permette una fase offensiva con cinque uomini (la punta, le due seconde punte e i quinti di centrocampo) e una fase difensiva con altrettanti giocatori (i difensori e i due mediani).

Il gioco del Leverkusen si basa su un possesso palla diretto, non sterile. Più che cercare il gioco orizzontale, i mediani cercano le punte. Victor Okoh Boniface, la punta del club tedesco, è una delle più importanti nel panorama europeo. Forte fisicamente e abile a muoversi negli spazi, il nigeriano ha già messo a segno sette gol e tre assist in otto partite di campionato.

La rivoluzione più importante Xabi Alonso l’ha messa in atto in difesa. E’ passato da una difesa a quattro a una a tre, con Jonathan Tah centrale e Tapsoba e Kossounou come braccetti. Difensori giovani che sono abili nel posizionamento ma soprattutto nella fase di impostazione.

Cosa ci si può aspettare adesso

Sognare si può, anzi si deve. Per una squadra che è arrivata in semifinale di Europa League l’anno scorso e che ora è capolista nel campionato tedesco, le speranze ci sono. Sia per Bundesliga che per l’Europa League, il Bayer Leverkusen è una delle squadre più competitive.

Ma il tecnico non si sbilancia, “parlare di titolo non è intelligente”. Come dargli torto, la stagione è ancora lunga, ci sono squadre più attrezzate a livello di organico e pensare al titolo adesso mette solo pressione inutile.

Se si vuole sognare bisogna continuare ad affidarsi a Xabi Alonso, con il suo estro si può andare lontano. E poi se c’è qualcuno che sa come si vince, è proprio l’allenatore spagnolo.

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