Dopo gli ultimi risultati deludenti il rinnovo è appeso ad un filo. La sua avventura in Serie A pare essere finita, ma i prossimi mesi potrebbero cambiare tutte le carte in tavola
La recente sconfitta della Roma contro il Milan a San Siro, seppur deludente, non ha destabilizzato il piano già predefinito del club. Il 3-1 di Milano ha portato la squadra giallorossa a distanziarsi di un ulteriore punto dalla zona Champions, un obiettivo che inizia a sfumare sempre di più. Il club giallorosso ha sorpreso tutti ed ha esonerato in queste ore Josè Mourinho, affidando la panchina a Daniele De Rossi; d’altro canto non è l’unico club a riflettere sul futuro.
La panchina della Roma è cambiata, ma non è l’unica nelle polemiche di queste settimane. C’è il Napoli campione d’Italia e c’è anche il Milan di Pioli, che, nonostante l’ultima vittoria, vede ancora la sua panchina in bilico. Al momento la panchina di Pioli è salda, difficilmente ci sarà un esonero a stagione in corso ma a fine anno potrebbe esserci un clamoroso addio.
La vittoria non basta, a fine anno sarà addio
Il Milan ha avuto diversi alti e bassi in questi mesi, la società ha più volte pensato ad una svolta, ma dopo improvvisamente Pioli e i calciatori reagivano. Ora le cose sono ben diverse, il Milan è in ottima posizione per il terzo posto ma sembra ben distante dalla lotta scudetto. In Europa League l’obiettivo è la vittoria, ma in generale la panchina di Pioli è appeso ad un filo; a fine anno il club potrebbe decidere di cambiare e affidare la panchina ad un uomo con una nomea ancora di maggior spicco. Lo abbiamo pensato tutti ed è proprio lui, la prima scelta per la panchina rossonera è Antonio Conte.
Sul tecnico pugliese ci sono anche il Napoli e la Roma stessa, ma il tecnico gradirebbe restare ancora a Nord Italia ed è stuzzicato di allenare la terza big del Nord dopo Juventus e Inter. Vincere il titolo con il Milan lo porterebbe nell’Olimpo e pochi tecnici sono riusciti in tutto questo. Intanto Conte si gode gli ultimi mesi probabilmente da ‘disoccupato’ mentre il futuro di Pioli resta in forte bilico. Molto dipenderà dai risultati e dalle prestazioni e la società spera in una reazione d’orgoglio.
Pioli ha il contratto in scadenza a giugno 2025, ma le parti potrebbero salutarsi con un anno di anticipo e chissà che il tecnico non possa tra i protagonisti di questo valzer di panchine (è stato tra l’altro accostato anche alla Roma). La big di serie A può cambiare panchina.
