Un lutto pesantissimo che ha scosso in queste ore il mondo del calcio: addio ad uno dei protagonisti indiscussi degli ultimi 50 anni.
C’è una notizia che in queste ore ha scosso profondamente il mondo del calcio: un lutto pesantissimo, visto che ci ha lasciato un protagonista indiscusso del calcio internazionale che ha messo piede anche in Italia vivendo un’esperienza non particolarmente brillante, anche perchè ben lontana dal periodo brillante della sua carriera.
In Argentina c’è chi sta davvero vivendo un fase di lutto molto intensa. Stiamo parlando di un allenatore che ha scritto la storia della squadra albiceleste, visto che ha portato in patria anche una Coppa del Mondo ed allenato il calciatore più importante che la storia del paese possa vantare, manco a dirlo Diego Armando Maradona.
Ci ha lasciato proprio in queste ore Cesar Luis Menotti, storico allenatore della nazionale che nel 1978 riuscì a vincere il Mondiale proprio contro l’Argentina. Un successo che ovviamente regalò ad un popolo intero la gioia, con un percorso nel girone non particolarmente brillante (l’Argentina finì dietro l’Italia) e poi la cavalcata diretta verso la finale vinta contro l’Olanda. Ancora impresse nella mente di tifosi ed appassionati le immagini del capitano Daniel Passarella con la Coppa tra le mani; immagini che si sarebbero ripetute dopo qualche anno con Diego Armando Maradona.
Addio a Cesar Luis Menotti: un suo passaggio anche in Italia
Nel 2019 era stato nominato direttore tecnico delle nazionali, tanto è vero che proprio la Federazione argentina in queste ore ha dato l’annuncio della sua dipartita. Oltre alla nazionale, tra l’altro, Menotti ha avuto anche delle esperienze molto importanti con top club in Spagna tra cui Atletico Madrid e Barcellona. Meno fortunata, poi, un’altra parentesi vissuta in Italia.
Si, perchè Menotti ha allenato anche nel nostro paese e nella fattispecie la Sampdoria nel 1997. Esperienza che, va detto, non andò benissimo visto che il tecnico argentino fu esonerato praticamente dopo sole otto partite; subito dopo il ritorno in Argentina ed il passaggio all’Independiente dove sarebbe rimasto per altri due anni.
Insomma, mister Menotti non è rimasto ancorato al suo paese ma anche travalicato i confini, cercando di esportare quelle che erano delle idee calcistiche peculiari ma soprattutto vincenti. Ecco perché in Argentina oggi si piange tanto.
Le sue condizioni di salute si sono aggravate nelle ultime settimane. Menotti, infatti, era ammalato da tempo e addirittura a fine marzo scorso ci fu un ricovero molto preoccupante all’ospedale Agote di Recoleta, a Buenos Aires: diagnosticata una grave anemia a cui si aggiunse una tromboflebite, per un quadro clinico veramente complicato. In poche settimane l’aggravamento delle condizioni e la dipartita.
