L’allenatore Sven Göran Eriksson riceve un tributo da brividi: i tifosi sono commossi per l’omaggio fatto allo storico tecnico che sta lottando contro il cancro
Da quando è arrivata la notizia ufficiale della sua malattia, la vita di Sven Göran Eriksson è irrimediabilmente cambiata, e per ovvi motivi. La diagnosi, infatti, è una di quelle che sembrano non lasciare scampo: tumore al pancreas non operabile. I medici hanno dato al grande allenatore al massimo un anno di vita.
Il tecnico, conosciuto in Italia soprattutto per la sua esperienza sulla panchina della Lazio – che ha condotto alla vittoria di due Coppe Italia, due Supercoppe italiane e, soprattutto, dello storico Scudetto del 2000 – dice di aver accettato la situazione e di aver deciso di continuare a lottare nonostante la battaglia sia impossibile da vincere, senza farsi abbattere dall’incombenza di una morte che sembra sempre più vicina.
Nel corso di un’intervista concessa all’emittente statunitense CNN, l’ex commissario tecnico della Nazionale inglese ha parlato della sua condizione, della sua reazione alla diagnosi e della vita che continua a vivere nonostante tutto, cercando di dare valore ad ogni singolo giorno e ad ogni momento che passa, sapendo che potrebbe essere l’ultimo e cercando di aggrapparsi anche alle piccole cose.
Piccole cose come la realizzazione di un sogno che lo svedese ha avuto per tutta la vita: allenare il Liverpool. Non è stata, ovviamente, la prima squadra dei Reds, ma una selezione di leggende che comprendeva i più grandi campioni della storia della squadra della Merseyside, tra i quali Steven Gerrard, Fernando Torres, Daniel Agger e lo storico portiere della finale di Champions 2005 Jerzy Dudek.
Nella partita, giocata nella storica cornice di Anfield Road, le leggende del Liverpool hanno battuto per 4-2 una selezione di giocatori storici dell’Ajax con le reti di Gregory Vignal, Djibril Cissé, Nabil El Zhar e dello storico Niño per completare una rimonta clamorosa dopo lo 0-2 della prima frazione.
Prima della partita, alcuni giocatori che il tecnico ha allenato durante la sua esperienza in Nazionale gli hanno inviato dei messaggi video, mostrati proprio nel corso dell’intervista, ringraziandolo per tutto l’aiuto dato loro durante le rispettive carriere ed augurandogli tutto il meglio per il futuro e per la lotta contro questa terribile malattia.
Alcuni di questi lo hanno aiutato a realizzare il suo sogno e a sentire quel coro che ama e che, ora più che mai, è un augurio e una promessa per l’anziano tecnico: “You’ll never walk alone”, “Non camminerai mai da solo”.
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