Formula 1 nel caos: la decisione pesantissima di Alonso

La Formula 1 deve fare i conti con l’ultima decisione di Fernando Alonso che è destinata a far discutere: il pilota spagnolo ce l’ha con la FIA

Il due volte campione del mondo non è reduce da un week end particolarmente fortunato a Miami, su una pista che sulla carta doveva esaltare le caratteristiche della sua Aston Martin. Il nono posto lascia l’amaro in bocca così come alcune decisioni della Federazione.

La stagione di Fernando Alonso non è iniziata nel migliore dei modi o perlomeno non ha ripercorso le orme di quella dello scorso anno. Il pilota spagnolo attualmente è ottavo in classifica, dopo sei appuntamenti, con 33 punti, a sandwich con il duo della Mercedes.

Nel 2024 non è arrivato ancora nessun podio a differenza di alcune sbavature a cui non ci aveva abituato. La penalizzazione di Melbourne per la manovra difensiva su George Russell non gli è andata giù, così come quella nella Sprint Race di Shanghai, per il duello senza esclusione di colpi con la Ferrari di Carlos Sainz.

Alonso vede l’attuale Formula 1 come qualcosa di lontano dal suo modo di vivere le corse, troppo attenta alle sanzioni anche per le minime manovre. Per lui andrebbe lasciata un po’ più di libertà alle manovre del pilota, anche per non compromettere lo spettacolo, cosa a cui Liberty Media è solitamente molto attenta. C’è poi un altro aspetto che sta a cuore all’asturiano, che di fronte a battaglie di principio non si è mai tirato indietro, e riguarda nella fattispecie i piloti spagnoli.

Fernando Alonso, la sua richiesta è chiara: serve un colloquio con il presidente della FIA

Fernando Alonso ha annunciato recentemente di voler parlare con il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, per affrontare il tema dei piloti spagnoli nel campionato di Formula 1. Il pilota dell’Aston Martin chiede un trattamento equo da parte dei Commissari, senza pregiudizi legati alla nazionalità.

Una sorte di “discriminazione iberica“, nel giudizio del driver di Oviedo, che ha ravvisato diversi episodi poco chiari in tal senso. “Voglio essere certo che non ci siano discrepanze riguardo alla nazionalità di un pilota o altri elementi che potrebbero influenzare le decisioni”, ha spiegato il due volte iridato. Ovviamente la cosa non riguarda solo lui  nello specifico ma è rivolta anche alla salvaguardia delle nuove generazioni di piloti spagnoli che si vogliono affacciare al mondo della Formula 1. Un Alonso sindacalista.