Bagnaia o Martin? Tre gare al termine (da corrersi in altrettante settimane) del mondiale Moto GP e solo 13 i punti che separano i due piloti (e 111 da assegnare nei prossimi appuntamenti in pista) che si contendono il titolo iridato. Tensione e punti che iniziano a pesare. Quanto basta, in Spagna, per iniziare a sollevare dei dubbi sulla regolarità di un finale che è tutto nelle mani della Ducati.
Ducati nel mirino: in Spagna sospetti, ma i fatti dicono altro
Il mondiale lo vincerà un Ducati. Sia essa “factory” o clienti, intesa come Pramac, cavalcata dallo spagnolo rampante. Al di là dei Pirenei, però, iniziano a sollevare dei dubbi o, dipende dalle prospettive, ad agitare le acque. Cosa succede? Accade che in pista si giocano il titolo un pilota italiano su una moto italiana, contro il team satellite e un pilota spagnolo che neanche gli esperti additavano come possibile rivale. Con queste premesse ci si interroga: la Ducati permetterà a Martín, il pilota spagnolo della squadra satellite, di vincere il titolo a Bagnaia, il pilota italiano su una moto italiana nel team ufficiale? Sinora la Ducati è al di sopra di ogni sospetto: la prova provata della limpidezza della casa di Borgo Panigale si specchia nella griglia di partenza in Giappone quando Martin ebbe problemi nell’avviare la moto, risolti da Gigi Dall’Igna, direttore generali della Ducati Corse.
Martin, futuro in rosso? Più di una ipotesi fra i box della Moto GP
Fra l’altro non è da escludere un futuro in rosso per Martin, dopo che lo scorso anno le porte del box ufficiale gli erano state chiuse. La straordinaria stagione che sta vivendo il pilota della Pramac Ducati ha messo in allerta i responsabili della squadra ufficiale. L’anno scorso, in base ai risultati, la casa di Borgo Panigale ha optato per Enea Bastianini, autore di una stagione con quattro vittorie. Il suo 2023 però è stato da dimenticare. Esattamente l’opposto di quello di Martin, che potrebbe tornare in sella sulla “rossa” anche se non vincesse il titolo Mondiale. Secondo le voci che filtrano dal Paddock, la Ducati vuole confermarsi top team un campione del mondo alla guida. E anche se Martin arrivasse dietro a Bagnaia nella corsa al titolo, potrebbe comunque ambire a una sella, anche perché, dopo una stagione del genere, ha acquisito il diritto di scegliersi la moto e i box che più gli aggradano. E la Ducati, come noto, gli garba molto. È sempre stata la squadra dei suoi sogni.