Lombardia, Pogacar a caccia del tris: storia e curiosità della corsa

117esima edizione del “Lombardia”, l’ultima Classica Monumento di questo 2023. La classica, definita delle “foglie morte” o “Mondiale d’Autunno”, ha tante storie da raccontare e diversi protagonisti in cerca dell’ultimo acuto. In primis, Tadey Pogacar a caccia del terzo successo consecutivo che lo avvicinerebbe al plurivincitore della corsa, Fausto Coppi, con cinque successi di cui quattro consecutive. Il percorso della corsa è cambiato molte volte nel corso degli anni ma quel che resta come simbolo imperituro è il Ghisallo, famosissima salita che parte da Bellagio sino alla chiesetta della Madonna del Ghisallo, considerata la protettrice dei ciclisti.

Un percorso impegnativo e suggestivo

Giro Lombardia
Immagine | Ansa

Sono 238 i km che separano Como da Bergamo con un dislivello totale superiore ai 4400 metri. I corridori scaleranno in successione salite che hanno fatto la storia di questa corsa quali Madonna del Ghisallo, Roncola, Berbenno, Passo della Crocetta, Zambla Alta, Passo di Ganda e lo strappo di Colle Aperto, ultima fatica prima dell’arrivo in Via Roma. La prima asperità: il Ghisallo. Si scala dal versante Asso per arrivare a Lecco lungo la riva del Lago di Como. Le vere difficoltà arrivano in provincia di Bergamo, un continuo saliscendi senza tratti pianeggianti fra il Valico di Valpiana con pendenze sino al 17% e le salite di Berbenno, Dossena, Zambla Alta e Passo di Ganda. Da qui si arriva a Selvino, dove inizia la discesa: 19 tornati in discesa prima degli ultimi 9 chilometri con arrivo alla città alta. Ideale dunque per gli attacchi da lontano. E sempre parlando di attacchi, non se ne escludono anche possibili da parte degli outsider per evitare il monopolio dei tre grandi favoriti: Evenepoel, Roglic e Pogacar.

Uno schieramento di partenza impressionate

L’ultimo grande appuntamento del ciclismo internazionale, non a caso considerato per anni il Mondiale d’Autunno, ospita un cast strepitoso. Sulla linea di partenza, i tre tenori: Tadej Pogacar, Primoz Roglic e Remco Evenepoel, provenienti da esperienze e fatiche diverse. Roglic ed Evenepoel arrivano dalla Vuelta. Pogacar, dopo uno strepitoso inizio di stagione, ha vissuto un’annata non indimenticabile. Cercherà di chiudere nel migliore dei modi, ma dovrà confrontarsi con Roglic, motivatissimo nel vincere la sua ultima gara con la maglia della Jumbo Visma. Tra gli altri big, meritevole di attenzione Ricard Carapaz, secondo alla Tre valli varesine, e Mikel Landa (terzo nel 2022). Occhio anche a Carlos Rodriguez, quinto classificato al Tour de France, a Jai Hindley, vincitore del Giro d’Italia 2022, e agli ex trionfatori della corsa quali Jakob Fuglsang (2020), Bauke Mollema (2019), Esteban Chaves (2016).

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