Venezuela e Perù eliminati dai mondiali: due ct a casa dopo la delusione

Venezuela e Perù eliminati dai mondiali: due ct a casa dopo la delusione

Venezuela e Perù eliminati dai mondiali: due ct a casa dopo la delusione - ©ANSA Photo

Luca Baldini

11 Settembre 2025

La corsa verso il Mondiale di calcio 2026 ha preso una piega inaspettata per le nazionali di Venezuela e Perù, che si sono trovate a dover affrontare una delusione cocente. Entrambi i paesi hanno annunciato il licenziamento dei rispettivi allenatori, segnando un cambiamento radicale nel loro percorso calcistico. La decisione di cambiare guida tecnica è stata motivata non solo dai risultati deludenti, ma anche da un forte desiderio di rinnovamento e di ristrutturazione delle rispettive squadre.

Situazione del Venezuela

In Venezuela, la situazione è diventata particolarmente critica dopo la pesante sconfitta per 6-3 contro la Colombia, che ha di fatto chiuso le porte alla qualificazione per il prossimo Mondiale. Il presidente venezuelano Nicolas Maduro, in un intervento sorprendente, ha chiesto una “ristrutturazione dello staff tecnico” della nazionale, sottolineando l’importanza di una nuova strategia per riportare il Venezuela ai vertici del calcio sudamericano. “Abbiamo subito una dolorosa sconfitta”, ha dichiarato Maduro, evidenziando la frustrazione di un intero paese che sperava in una qualificazione storica.

La federcalcio venezuelana ha prontamente accolto l’appello del presidente ed ha esonerato l’allenatore argentino Fernando Batista, 55 anni, che aveva assunto l’incarico dal 2021. Sotto la sua guida, la nazionale ha mostrato segnali di crescita, ma i risultati finali delle qualificazioni non sono stati all’altezza delle aspettative. Batista lascia il timone della squadra in un momento di grande incertezza, con il suo successore che verrà annunciato nelle prossime settimane. La federazione ha dichiarato di voler puntare su un profilo che possa infondere nuova linfa a una squadra che ha chiuso ottava su dieci nel girone di qualificazione sudamericano, un risultato decisamente deludente.

Cambiamenti in Perù

Parallelamente, anche il Perù ha subito un cambiamento radicale. La nazionale peruviana ha chiuso le qualificazioni al nono posto, accumulando un record negativo di sole due vittorie, sei pareggi e dieci sconfitte. Il ct Oscar Ibáñez, esonerato in seguito a questi risultati, ha lasciato la squadra con il peso di una stagione difficile, caratterizzata da soli sei gol segnati e diciassette subiti in diciotto partite. La federazione calcistica peruviana ha annunciato una “valutazione approfondita” per scegliere il futuro allenatore, evidenziando la necessità di un cambiamento strategico per riportare il Perù a competere ai massimi livelli.

Le sfide future

L’allargamento del Mondiale a 48 squadre, previsto per il 2026, aveva inizialmente alimentato le speranze di entrambi i paesi sudamericani. Tuttavia, nonostante queste opportunità aggiuntive, la realtà si è rivelata ben diversa. Le difficoltà strutturali e organizzative, insieme a una mancanza di risultati sul campo, hanno portato a una riflessione profonda sulla gestione delle squadre nazionali.

Entrambi i paesi si trovano ora a un bivio cruciale. Le decisioni che prenderanno nei prossimi mesi saranno determinanti per il futuro delle loro squadre nazionali. Con le qualificazioni per il prossimo Mondiale che si avvicinano, i nuovi allenatori dovranno affrontare la sfida di ricostruire la fiducia e l’efficacia delle loro squadre, in un contesto dove la competizione è sempre più agguerrita e le aspettative dei tifosi sono alte. La speranza è che questi cambiamenti possano portare a un miglioramento significativo nelle performance delle due nazionali, restituendo al calcio venezuelano e peruviano il lustro che meritano.

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