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Serie A, lotta alla pirateria: come funziona e chi rischia?

Giro di vite del calcio conto i pirati del web. Il “pezzotto” è a rischio. E anche chi ne fa utilizzo. La Lega serie A ha ufficialmente aperto la campagna anti pirateria. La piattaforma Piracy Shield sarà testata sin da questa giornata e  completamente operativa dal 31 gennaio. Obiettivo: “affondare” i pirati.

Pirateria: un danno da 300 milioni di Euro

La pirateria uccide il calcio, è lo slogan della Lega Serie A. Il danno economico calcolato dall’amministratore delegato Luigi De Siervo ammonta a circa 300 milioni di euro. “Pensare di non pagare per vedere il calcio significa danneggiare la squadra che si decide di tifare. Quando parliamo di un danno di oltre 300 milioni, significa che club come Roma e Lazio devono rinunciare almeno a uno o due campioni a stagione. Siamo arrivati a un punto di svolta. Se vogliamo che il nostro calcio torni a essere protagonista come l’anno scorso in Europa, dobbiamo sapere che avverrà solo con investimenti mirati”.  E dalle analisi si è passati all’intervento mirato a contrastare il fenomeno.

Come funziona Piracy Shield: individuare e “affondare” i pirati

Immagine | Ansa

In Italia, la cosiddetta “legge anti pezzotto” è entrata in vigore la scorsa estate, quando, l’ 8 agosto, la 93/2023 ha dato il via libera a un robot sentinella capace di navigare il web a caccia di piattaforme illegali che trasmettono partite di calcio, film e serie TV appannaggio dei cosiddetti “furbetti”. Il nuovo strumento è un software di ultima tecnologia che permetterà, in tempo reale, di scovare le infrazioni commesse sul web. Una volta individuato il “sito pirata”, partirà una segnalazione alle varie compagnie che permettono di navigare su internet e sarà compito delle stesse società bloccare immediatamente sia l’IP ovvero la “targa” identificativa del sito, che il FDQN, il nome di dominio completo.

Chi rischia? I furbetti rischiano multe sino a 5000 euro

L’obiettivo realistico è quello di oscurare tutti i siti pirata entro i primi 30’ della partita. Il lavoro di cybersicurezza marchiato Agcom dovrebbe garantire risultati immediati a medio termine “costringendo” i pirati ad ammainare la bandiera per poi sposare la legalità. I dati raccolti da piracy shield saranno immediatamente trasferiti alla Polizia e alla Guardia di Finanza. Le multe per i trasgressori potranno arrivare sino a 5000 euro. Non sarà comunque un match facile da vincere perché la maggior parte delle organizzazioni, spesso legate anche alla criminalità organizzata, hanno armi altrettanto sofisticate e tecnologie che già consentono di partire con un certo vantaggio.

Luigi Pasquale Pellicone

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