Incredibili polemiche che riguardano la famiglia Mihajlovic, la situazione è degenerata. Ecco cosa è successo.
Si sa, il mondo dei social è pieno di haters e gente che parla non mettendoci la faccia, dietro ad una tastiera. L’ultima è toccata addirittura a Sinisa Mihajlovic, o meglio naturalmente alla sua famiglia. Il compianto tecnico serbo è passato a miglior vita da circa un anno e mezzo, per l’esattezza dal dicembre 2022, quando fu strappato all’affetto dei suoi cari e del mondo dello sport a causa della brutta leucemia contro cui ha combattuto diversi anni, senza mai arrendersi.
L’ex Bologna non è mai stato dimenticato dai tifosi di qualsiasi squadra che continuano a ricordarlo attraverso iniziative e manifestazioni d’affetto sia negli stadi che al di fuori di essi. I più colpiti restano sicuramente i familiari di Sinisa, a partire dalla moglie Arianna e i loro figli.
L’ultima apparizione pubblica è avvenuta in occasione di Lazio-Bologna dello scorso febbraio dov’era presente l’intera famiglia. D’altronde biancocelesti e felsinei sono le due squadre che più sono entrate nel cuore del serbo tra carriera da calciatore e quella da allenatore.
Mihajlovic, polemiche furiose: il post che ha scatenato la bufera
La famiglia sta provando ad andare avanti provando a distrarsi, per quanto possibile. Non mancano gli eventi a cui partecipano. Non ultimo un concerto di Renato Zero, che da sempre piace ad Arianna. La moglie di Sinisa ha postato tramite i propri account social alcuni video del concerto mentre cantava a squarciagola le canzoni del noto cantautore.
Questo le ha portato alcune critiche sui social che hanno attaccato Arianna per il modo in cui lei vive il suo lutto. Cosa che hanno fatto sbottare la stessa con questo post: “Elaboro il mio lutto vivendo…è sbagliato?!”, si domanda una sbigottita Arianna. La donna ha vissuto qualche ora di leggerezza, cantando le canzoni di un cantante che a lei piace molto. Può essere sbagliato tutto questo?
La risposta è ovviamente no, ma i moralisti da tastiera sono sempre pronti a far scoppiare la bufera. E così si sono lette frasi come: “Era necessario urlarlo a tutti? Non potevi gioire in silenzio?” commenta un utente. Altri ci vanno giù ancora più pesanti.
Per fortuna c’è anche la parte sana che “difende” le scelte di Arianna e il suo modo di vivere il lutto ad un anno e mezzo dalla scomparsa di Sinisa. In molti hanno dato supporto alla donna: “Così si fa, per poter tornare a vivere!”.
