A tre anni dall’oro olimpico di Tokyo 2021 il velocista italiano Marcell Jacobs è chiamato a confermare i titoli e le prestazioni di questo spazio temporale. Con una promessa
Venerdì 7 giugno prende il via ufficialmente la ventiseiesima edizione dei Campionati Europei di Atletica Leggera. Una manifestazione nata nel 1934 e che ha resistito nel tempo e nello spazio arrivando ai nostri giorni con un carico di emozioni, di tecnica e di fascino fuori dal comune. L’edizione numero 26 per noi italiani è davvero speciale perché si tiene allo Stadio Olimpico di Roma. Il catino della Capitale tornerà ad ospitare la manifestazione a 37 anni dall’ultima volta.
Le gare sono in programma fino al 12 giugno e promettono, almeno nel campo specifico, di essere un gustosissimo antipasto dei Giochi Olimpici in programma dal 26 luglio all’11 agosto a Parigi. E parlando di Europei ed Olimpiadi il pensiero corre veloce, è proprio il caso di dirlo, a Lamont Marcell Jacobs, 30 anni il prossimo 29 settembre il numero uno dell’Atletica leggera italiana. E non potrebbe essere altrimenti visto che parliamo del primo italiano della Storia a vincere la medaglia d’oro nei 100 metri piani. Oltre ad essere campione olimpico nella staffetta 4×100 e campione europeo in carica.
Marcell Jacobs tra Europei e Olimpiadi
E proprio dalla difesa del titolo europeo che parte la stagione 2024 di Jacobs. Una stagione nella quale il velocista è chiamato alla conferma. Ed è chiamato a farlo con tre anni di più sulle spalle, un infortunio scomodo e fastidioso e un cambio di allenatore, oggi lo segue Rana Reider, il guru della velocità, che ha sollevato dubbi e polemiche.
Tutti fattori che Jacobs vuole lasciarsi alle spalle già da Roma partendo però da una serie di considerazioni non banali. La prima sono le prestazioni del periodo. Qual è il vero Jacobs quello degli 10’03” della Diamonds League di Oslo o quello dei 10’19” di Ostrava?
Obiettivo record del Mondo
Nel primo caso parliamo di un velocista in grado di scendere sotto i 10 secondi e di centrare un nuovo successo europeo per proiettarsi alla grande verso la gara delle Olimpiadi. Nel secondo caso parliamo di un atleta che difficilmente è in grado di salire sul podio. A chiarire il concetto sono arrivata nella giornata di mercoledì 5 giugno le parole di Jacobs.
“L’ultima gara mi ha dato tanta fiducia” ha spiegato in conferenza stampa sottolineando un concetto fondamentale con parole infuocate “I tempi non contano, contano le medaglie”. Ma con un occhio, inevitabilmente, anche al record un obiettivo che seppure non dichiarato esplicitamente è sempre nell’orizzonte degli obiettivi del velocista