
Mancini torna alla Sampdoria: un incontro senza ruoli ufficiali - ©ANSA Photo
Roberto Mancini è tornato a casa, al centro sportivo di Bogliasco, per offrire sostegno alla sua amata Sampdoria in un momento cruciale della sua storia. La squadra blucerchiata sta affrontando una delle sfide più difficili della sua esistenza, con il grave rischio di retrocedere dalla Serie B alla Lega Pro. La situazione è delicata e richiede un intervento decisivo, e Mancini, ex calciatore e allenatore di successo, non ha esitato a rispondere alla chiamata.
Tuttavia, è importante chiarire che Mancini non ricoprirà alcun ruolo formale nell’organigramma del club, né come consulente esterno. Prima di partire per Genova, ha voluto specificarlo sui social media, smentendo le dichiarazioni del presidente Matteo Manfredi. Mancini ha affermato di essere “il primo tifoso” dei blucerchiati e ha espresso la sua speranza che la Sampdoria possa superare le difficoltà attuali. “Sono qui per sostenere la squadra”, ha detto, lasciando intendere che il suo obiettivo principale è tornare presto in panchina come allenatore, una posizione che gli è familiare e che ha ricoperto con grande successo in passato.
Un gesto di amicizia e lealtà
La visita di Mancini a Bogliasco è stata vista come un gesto di amicizia e lealtà verso il club che ha segnato la sua carriera. L’ex attaccante, noto per le sue imprese sul campo, è arrivato a metà mattina, accolto dal coordinatore dell’Area Tecnica Giovanni Invernizzi, da suo figlio Andrea, tornato come direttore sportivo, e dal Board Advisor Alessandro Messina. In un clima di grande emozione, Mancini ha incontrato gli ex compagni di squadra, attualmente alla guida della Samp, Alberico Evani e Attilio Lombardo, rispettivamente nuovo allenatore e vice.
Dopo un incontro privato con Manfredi, Mancini ha dedicato del tempo alla squadra, scambiando qualche parola con Evani, Lombardo e Angelo Gregucci, un altro storico collaboratore. Questo incontro è avvenuto in un momento in cui la squadra ha bisogno di ritrovare fiducia e motivazione dopo l’ennesima sconfitta, quella contro lo Spezia, che ha amplificato le preoccupazioni sulle possibilità di salvezza.
Un omaggio significativo
Un gesto significativo di Mancini è stato il suo omaggio alla tomba dell’ex presidente della Sampdoria, Paolo Mantovani, situata nel cimitero di Bogliasco. Sotto la guida di Mantovani, la Sampdoria ha vissuto uno dei periodi più gloriosi della sua storia, culminato con la conquista dello scudetto nella stagione 1990-1991. Questo omaggio testimonia il profondo legame di Mancini con il club e il suo rispetto per la storia e le persone che hanno contribuito al successo della Sampdoria.
Dopo aver reso omaggio, Mancini è tornato al campo di allenamento, dove ha assistito a una parte della seconda seduta di allenamento. La squadra, sotto la direzione di Evani e Lombardo, si sta preparando per una sfida cruciale contro il Cittadella, un incontro che potrebbe rivelarsi decisivo per le sorti della stagione. L’atmosfera è elettrica, e Mancini ha voluto essere presente per supportare i giocatori in questo momento difficile.
L’importanza della prossima partita
La partita di sabato al Ferraris sarà un appuntamento fondamentale per la Sampdoria, che si confronterà con una diretta rivale per la salvezza. La risposta dei tifosi è stata straordinaria, con già 3000 biglietti venduti oltre ai 20mila abbonati. I sostenitori blucerchiati sono consapevoli dell’importanza di questo match e si preparano a creare un’atmosfera incandescente per spingere la squadra verso la vittoria. L’obiettivo è chiaro: conquistare i tre punti per rilanciarsi dopo un inizio di campionato difficile, segnato da sole 16 punti ottenuti in 15 partite sotto la gestione dell’ex tecnico Leonardo Semplici.
La presenza di Mancini, sebbene non ufficiale, è vista come un segnale di speranza e unità per il club e i tifosi. La sua esperienza e il suo amore per la Sampdoria possono rappresentare una fonte di motivazione per la squadra, che ha bisogno di ritrovare la grinta e il coraggio per affrontare le sfide a venire. Mancini, con il suo carisma e la sua passione, potrebbe rivelarsi un alleato prezioso, anche se non in un ruolo formale, in questo momento di crisi.
Nel frattempo, la squadra continua a lavorare duramente per prepararsi alla partita, con la consapevolezza che ogni punto sarà fondamentale per evitare la retrocessione. Mancini, pur rimanendo un semplice tifoso, è un simbolo di speranza e resilienza, e la sua visita rappresenta un legame indissolubile con la storia blucerchiata. Il futuro della Sampdoria è incerto, ma la determinazione e l’amore dei suoi sostenitori, insieme all’affetto di chi ha scritto pagine importanti della sua storia, possono fare la differenza.