
Malagò e Brignone puntano al traguardo del 6 febbraio - ©ANSA Photo
Giovanni Malagò, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), ha recentemente condiviso le sue impressioni sull’atleta azzurra Federica Brignone durante un evento a San Siro. Malagò ha messo in evidenza la determinazione e la preparazione della campionessa, sottolineando un obiettivo comune: le Olimpiadi invernali del 2026, che si svolgeranno a Milano e Cortina d’Ampezzo.
“L’ho sentita molto, molto determinata, molto sul pezzo. Lei è una fuoriclasse anche su questo”, ha affermato Malagò, riferendosi alla preparazione di Brignone in vista del grande evento sportivo. Il 6 febbraio 2026 rappresenta una data cruciale: mentre Malagò sarà impegnato nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi, Brignone avrà in programma le prove per la discesa libera, una delle discipline più attese. Questa coincidenza sottolinea l’importanza di essere pronti e ben preparati, sia per un alto dirigente sportivo sia per un’atleta di élite.
Il percorso di Federica Brignone
Malagò ha anche riflettuto sul percorso di Brignone fino a questo punto. “Dopo la stagione della Brignone si partiva con dei numeri al plurale molto importanti in prospettiva olimpica”, ha dichiarato. Questo commento rimanda ai successi passati di Brignone, tra cui la vittoria della Coppa del Mondo di sci alpino nel 2020, un traguardo che l’ha consacrata come una delle migliori sciatrici della sua generazione. Tuttavia, Malagò ha anche menzionato i periodi difficili che Brignone ha affrontato. “Poi è successo quello che è successo”, ha detto, alludendo a infortuni o a momenti di crisi che ogni atleta può incontrare.
L’approccio del CONI
Malagò ha sempre mantenuto un dialogo aperto con gli atleti di vertice, sottolineando che il suo approccio non cambia, anche nei momenti più complicati. “Penso di aver parlato con tutti anche nei momenti brutti, nei momenti complicati, nei momenti difficili”, ha aggiunto. Questo atteggiamento di supporto è fondamentale nel mondo dello sport, dove la pressione e le aspettative possono essere schiaccianti.
Il CONI, sotto la guida di Malagò, ha implementato programmi di supporto e sviluppo per gli atleti, cercando di offrire loro le migliori condizioni per allenarsi e competere. Questo include non solo l’aspetto fisico, ma anche il supporto psicologico e tecnico, elementi fondamentali per affrontare la pressione olimpica.
Le Olimpiadi di Milano-Cortina
Le Olimpiadi di Milano-Cortina rappresentano non solo un’opportunità per Brignone di brillare, ma anche un momento di grande rilevanza per il movimento sportivo italiano. Dopo la straordinaria edizione di Pechino 2022, dove l’Italia ha ottenuto un buon numero di medaglie, ci si aspetta un’ulteriore affermazione degli atleti azzurri nel 2026. Malagò ha sottolineato che la preparazione per le Olimpiadi inizia molto prima del giorno dell’inaugurazione, e ogni atleta deve lavorare duramente per essere pronto a dare il massimo.
Inoltre, le Olimpiadi del 2026 rappresentano un’opportunità unica per l’Italia di mettere in mostra le sue bellezze e tradizioni. Milano, con la sua modernità, e Cortina d’Ampezzo, icona delle Dolomiti, creeranno un palcoscenico unico per gli sport invernali. Malagò ha espresso ottimismo riguardo alla capacità dell’Italia di organizzare un evento di successo che potrà rafforzare ulteriormente l’immagine del Paese a livello internazionale.
Brignone, originaria di Aosta, è cresciuta in una famiglia di sportivi. Da piccola ha iniziato a sciare, e la sua carriera è decollata rapidamente. Conosciuta per il suo stile aggressivo e la sua abilità nelle curve, ha ottenuto successi in diverse discipline, inclusa la combinata e il gigante. La sua capacità di adattarsi a diverse condizioni di gara la rende una concorrente temibile in ogni situazione.
L’evento di San Siro è stato quindi un’occasione per riflettere sul passato e sul presente, ma anche per guardare avanti, verso un futuro luminoso per lo sport italiano. Con il 6 febbraio 2026 all’orizzonte, la preparazione e la determinazione di atleti e dirigenti diventeranno sempre più cruciali nei mesi a venire. Malagò e Brignone, entrambi con un obiettivo chiaro in mente, rappresentano il connubio perfetto tra leadership e talento, pronti a dare il massimo nel 2026.