Infortuni nel calcio, cosa fanno i giocatori per prevenirli?

Gli infortuni nel calcio hanno sempre fatto parte del gioco, sono sempre più frequenti tra i professionisti, anche a causa dell’aumento del numero delle partite: vediamo come è possibile prevenirli.

Fare sport è fondamentale per avere un’ottima salute. L’attività fisica, infatti, ha effetti positivi su tutto il corpo. Allo stesso tempo, fare sport porta in dote anche un rischio che è bene non sottovalutare: quello degli infortuni. Un rischio che riguarda qualsiasi sport, ma che per forza di cose è più frequente quando si parla di sport di contatto, come il rugby o il calcio. Proprio quest’ultimo sta facendo i conti negli ultimi anni con un aumento notevole degli infortuni. Non stiamo parlando soltanto di infortuni muscolari, ma anche di traumi di vario genere. Il motivo, almeno guardando con attenzione al calcio professionistico, è da ricercare nell’aumento del numero di gare ufficiali. Meno riposo equivale a un più alto rischio di infortuni. Più partite equivalgono a maggiore tensione e maggiore esposizione ai traumi. Il tema è sicuramente dibattuto e continuerà ad esserlo anche in futuro.

Infortuni nel calcio: di cosa si tratta?

Prendendo in analisi il tema in generale, ci sono alcuni aspetti da prendere in considerazione. In primis, la differenza tra allenamenti e partite. I dati dicono, infatti, che la frequenza di infortuni è molto più alta durante le partire rispetto agli allenamenti. Il 56% degli infortuni avviene in partite ufficiali e il 44% occorre in allenamento (Hägglund et al., 2013). Questo sbilanciamento verso la gara è dovuto a due fattori:

  • maggiore intensità di gioco e quindi maggiore stress su muscoli ed articolazioni;
  • contrasti di gioco più esasperati di quelli che avvengono in un allenamento tra compagni di squadra.
Pallone da calcio su campo in erba
Immagine | Unsplash @Peter Glaser – Wigglesport.it

Quando parliamo di infortuni, comunque, prendiamo in analisi i casi più disparati. Nel calcio, infatti, possono verificarsi diversi tipi di infortunio. Ecco i principali:

  • Lesioni traumatiche: quelle del ginocchio sono le più diffuse, soprattutto quelle al Legamento Crociato Anteriore o Posteriore (LCA / LCP) e al menisco, la fibrocartilagine del ginocchio. Più diffuse nei portieri, invece, le lesioni alla spalla.
  • Infortuni da carico: mal di schiena, affaticamenti muscolari, tendiniti e simili. Sono tutti infortuni e acciacchi dovuti all’eccessivo carico di lavoro.
  • Commozioni cerebrali: la testa è molto esposta nel calcio, qualsiasi sia il ruolo. Commozioni e colpi alla testa sono, quindi, un rischio che si corre.

Come prevenire gli infortuni nei calciatori?

Cosa fare, allora, per provare a prenvenire gli infortuni? Ci sono alcuni comportamenti che possono senza dubbio aiutare. In primis, la giusta alimentazione e la giusta idratazione. Un corpo in forma sarà meno soggetto a infortuni. Il riscaldamento è un aspetto che non va preso sotto gamba. Prepararsi al meglio allo sforzo fisico è parte integrante del lavoro. Un altro aspetto importante è poi la costanza nell’allenamento: lunghe pause, per esempio in estate, possono portare in dote problemi fisici al ritorno in attività. E ancora, è opportuno svolgere esercizi di potenziamento muscolare mirato su quelle parti del corpo che si sanno essere particolarmente sollecitate durante l’attività. Infine, è opportuno rivolgersi sempre a dei professionisti e saper attendere i tempi di recupero senza forzare il rientro. Le ricadute, infatti, sono particolarmente frequenti.

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