
Federvela: il ruolo del sport nel welfare oltre i risultati - ©ANSA Photo
Il presidente della Federazione Italiana Vela, Francesco Ettorre, ha recentemente condiviso la sua visione sull’importanza dello sport come componente essenziale del welfare sociale. Secondo Ettorre, lo sport non dovrebbe essere visto solo come un’attività agonistica, ma come un elemento cruciale per il benessere collettivo. Durante l’evento “Navigare insieme: l’Italia senza barriere”, tenutosi a Palazzo de Carolis a Roma, ha presentato un progetto dedicato all’integrazione delle persone con disabilità nel mondo della vela, un’iniziativa significativa per promuovere una società più inclusiva.
la crescita dello sport paralimpico
Ettorre ha messo in risalto il costante aumento del panorama sportivo paralimpico, sia in termini di risultati che di coinvolgimento. Negli ultimi anni, il movimento paralimpico ha guadagnato visibilità, mostrando le straordinarie capacità atletiche di molti atleti con disabilità. “Il mondo parasailing ha la stessa dignità delle altre attività”, ha affermato Ettorre, sottolineando l’importanza di riconoscere il valore dello sport per tutti, indipendentemente dalle capacità fisiche. La Federvela ha registrato un raddoppio dei tesserati, un chiaro segnale che la mentalità sta cambiando e cresce l’interesse verso l’inclusione.
il ritorno della vela paralimpica
Un aspetto cruciale del discorso di Ettorre è il ritorno della vela paralimpica alle Paralimpadi, un evento assente dal 2012. “Sarebbe bello rientrare, ma non dipende solo da noi”, ha spiegato. La questione è complessa: il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) stabilisce un numero massimo di discipline e atleti, e l’inserimento di una nuova disciplina richiede l’uscita di un’altra. Negli anni, la vela ha visto una diminuzione del numero di atleti, e questa tendenza potrebbe continuare fino ai Giochi di Brisbane del 2032, complicando ulteriormente la situazione.
l’importanza dell’inclusione sociale
L’evento “Navigare insieme” ha visto anche la partecipazione di Annalisa Areni, Head of Client Strategist di Unicredit, che ha condiviso la sua visione sull’importanza dell’inclusione sociale. Areni ha sottolineato come il lavoro per rendere la società più inclusiva non solo avvantaggi chi è direttamente coinvolto, ma anche l’intera comunità. “Se le istituzioni private e pubbliche riusciranno a lavorare per aiutare le persone a sviluppare il proprio talento, contribuiremo a creare una società più equa e giusta”, ha affermato. Questo messaggio si allinea perfettamente con la missione della Federvela e il suo impegno per un accesso equo allo sport.
Nonostante le sfide attuali, Ettorre e la Federvela si dedicano a continuare il lavoro di sensibilizzazione e inclusione. La vela, tradizionalmente vista come uno sport elitario, sta evolvendo per diventare un’attività accessibile a tutti. Attraverso iniziative come “Navigare insieme”, si punta a rompere le barriere e dimostrare che le persone con disabilità possono non solo partecipare, ma anche eccellere in questo sport.
La vela richiede abilità fisiche, strategia, lavoro di squadra e una profonda comprensione dell’ambiente marino. Questi elementi possono essere sviluppati e affinati da chiunque, indipendentemente dalle limitazioni fisiche. L’approccio della Federvela non è solo quello di formare atleti, ma di costruire comunità coese e supportanti, dove ogni membro ha l’opportunità di contribuire e prosperare.
Inoltre, il contesto attuale del welfare in Italia presenta sfide significative. Con una popolazione in invecchiamento e un aumento delle condizioni di disabilità, è fondamentale che le politiche pubbliche e le iniziative private collaborino per garantire che lo sport e le attività ricreative siano accessibili a tutti. La Federvela si sta impegnando per diventare un modello in questo ambito, lavorando in sinergia con altre organizzazioni e istituzioni per promuovere una cultura sportiva inclusiva.
Il messaggio di Ettorre è chiaro: lo sport deve essere un diritto di tutti e deve essere integrato nel sistema di welfare nazionale. Solo così possiamo sperare di costruire una società più giusta e inclusiva, dove ogni individuo possa esprimere il proprio potenziale attraverso l’attività sportiva. La vela, con il suo fascino e la sua capacità di unire le persone, rappresenta un ottimo punto di partenza per questo importante cambiamento.