Prende la parola Roger Federer, tra i tennisti più forti e apprezzati della storia, il quale si esprime con un netto giudizio sull’ultima novità che riguarda il circuito.
C’è chi ancora si aggira fra i tornei sperando di incrociarlo, desiderando che abbia cambiato idea rispetto al ritiro e abbia deciso di riprendere l’attività. Invece lo svizzero Roger Federer – fra i più vincenti di sempre – è convinto della scelta di mettere fine alla carriera da tennista e dedicarsi alla sua famiglia nonché alle sue attività imprenditoriali, molte delle quali propri nel settore. A distanza di tempo il campione ha rilasciato un’intervista ai tedeschi di ‘Süddeutsche Zeitung’ e a Tony Godsick ha opinato su una situazione in particolare.
È degli ultimi giorni la notizia di un nuovo torneo, un mini Slam, ovviamente un esibizione che avrà luogo in Arabia Saudita. Si tratta di una realtà che vuole entrare dalla porta principale dello sport, ben consapevole dell’economia che vi gira intorno e soprattutto del valore sociale che ha. È un potente mezzo per attrarre le masse e di certo non manca la possibilità di finanziarie le più ambiziose iniziative.
Perciò per il prossimo ottobre il Governo ha indetto un torneo, nonostante si sia nel mezzo della stagione indoor, dal nome ‘6 King Slam’. In pratica un’esibizione con sei campioni prescelti dall’organizzazione ovvero Jannik Sinner, Novak Djokovic, Rafa Nadal, Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev e Holger Rune. Ancora non è stato chiarito del tutto il format, ma già è stato previsto un montepremi record: si vocifera che il vincitore incasserà 6 milioni di dollari e il solo gettone di presenza sarà da 1,5 milioni di dollari.
Roger Federer sulla 6 King Slam in Arabia Saudita: l’opinione del campione
Nel corso dell’intervista in merito a tale kermesse, Roger Federer ha affermato che rispecchi le logiche della domanda e dell’offerta. Eventi simili rappresentano comunque un modo per il tennis di svilupparsi in aree del mondo dove non è ancora molto presente: “Vuoi acquistare un torneo del Grande Slam? Non puoi. Vuoi acquistare un Masters 1000? Difficile. Un torneo 500? Devi metterti in fila. Ecco perché le esibizioni sono diventate così popolari. Ho dei bellissimi ricordi delle mie tournée in Sud America e della partita con Nadal in Sudafrica”.
Il suo punto di vista è fiducioso rispetto all’iniziativa, sebbene non si sia soffermato sugli investimenti e la possibile dietrologia. D’altronde ad oggi Federer intende dedicare la sua attenzione a ciò che accade sul campo da spettatore e per il resto c’è spazio solo per la famiglia: “Cerco di essere un buon padre, amiamo trascorrere del tempo insieme. In casa sono il motivatore”, la chiusura finale del leggendario campione.
