
F1: gli errori della Ferrari svelati da un ingegnere motori, un progetto da rivedere - ©ANSA Photo
La stagione di Formula 1 2023 ha portato alla ribalta le sfide affrontate dalla Ferrari, evidenziando le criticità del team di Maranello. In particolare, la gara di Shanghai ha messo in discussione le scelte tecniche e la gestione della monoposto, con le recenti squalifiche di Charles Leclerc e Lewis Hamilton che hanno sollevato interrogativi sulla preparazione della squadra. Paolo Filisetti, ingegnere esperto in tecnica motoristica, ha analizzato questi eventi in un’intervista per ANSA, suggerendo che gli errori commessi potrebbero essere sintomatici di un progetto ancora acerbo.
analisi delle squalifiche
Filisetti ha distinto i due casi di squalifica, evidenziando che l’errore di Hamilton, legato al consumo della tavola, è più “veniale” rispetto a quello di Leclerc, che ha gareggiato con una monoposto sottopeso di un chilo. Questi errori, sebbene diversi per gravità, mostrano una mancanza di precisione inaccettabile per un team della levatura della Ferrari. La scuderia, storicamente tra le più competitive in Formula 1, deve affrontare la realtà di un progetto che, sebbene promettente, necessita di affinamenti.
problemi di consumo e strategia
Uno dei problemi evidenziati da Filisetti è il consumo eccessivo della tavola, già emerso durante il Gran Premio d’Australia. In quella gara, la Ferrari aveva alzato la macchina per compensare il problema, ma questa scelta ha portato a una maggiore usura dei pneumatici. A Shanghai, le condizioni della pista erano più favorevoli, e il team ha scelto di non alzare la vettura. Tuttavia, la differenza di appena 0,6 millimetri tra il consumo atteso e quello reale ha dimostrato come ogni dettaglio possa fare la differenza in una competizione così serrata.
punti critici da affrontare
Gestione del peso: Il fatto che Leclerc abbia concluso la gara con un peso inferiore al limite regolamentare ha sollevato interrogativi sulla gestione della monoposto. Filisetti ha sottolineato che, sebbene tutti i team operino al limite, non ci possono essere scusanti per una situazione del genere.
Previsione del degrado delle gomme: L’ingegnere ha fatto notare che il degrado delle gomme era prevedibile e che la Ferrari avrebbe dovuto considerare questo aspetto nella strategia di gara. La scelta di effettuare un solo pit-stop si è rivelata vincente per molti piloti, ma non per Leclerc, che ha subito le conseguenze di un consumo eccessivo.
Sviluppo della monoposto: La Ferrari, pur avendo un motore potente e una buona aerodinamica, sembra avere lacune nella messa a punto e nella regolazione della vettura. Gli ingegneri devono lavorare su ogni singolo aspetto della monoposto, affinando i dettagli che possono sembrare insignificanti ma che, in realtà, possono avere un impatto enorme sulle prestazioni in gara.
conclusioni e prospettive future
La doppia squalifica di Shanghai rappresenta un campanello d’allarme che la Ferrari non può ignorare. La scuderia ha la responsabilità di garantire che ogni aspetto della preparazione e della gara sia curato nei minimi dettagli. Filisetti ha concluso affermando che, per un team del calibro della Ferrari, è inaccettabile trovarsi in una situazione del genere. È fondamentale che il team impari da questi errori e si impegni a non ripeterli in futuro.
La stagione è ancora lunga e ci sono molte opportunità per la Ferrari di recuperare terreno. Tuttavia, per farlo, dovranno affrontare le loro debolezze e trasformarle in punti di forza. Solo attraverso una continua analisi e miglioramento sarà possibile riportare la scuderia di Maranello ai vertici della Formula 1, dove storicamente ha sempre brillato. La competizione è agguerrita, e ogni team è impegnato a spingere al massimo le proprie capacità. La Ferrari, con la sua storia e il suo prestigio, deve fare lo stesso per non rimanere indietro.