
Cosenza, tifosi bloccati: niente trasferta a Catanzaro - ©ANSA Photo
La storica rivalità calcistica tra Cosenza e Catanzaro si prepara a vivere un nuovo capitolo, ma quest’anno i tifosi del Cosenza non potranno assistere alla partita in trasferta. Domenica prossima, durante il derby che si svolgerà allo stadio “Nicola Ceravolo” di Catanzaro, è stato emesso un divieto di vendita dei biglietti per i residenti nella provincia di Cosenza. Questa decisione, presa dal prefetto del capoluogo, Castrese De Rosa, ha suscitato reazioni contrastanti tra i tifosi e gli appassionati di calcio.
motivazioni del divieto
Secondo un comunicato ufficiale della Prefettura, il provvedimento è il risultato di un’attenta analisi condotta dal Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive. Questo organismo ha evidenziato elevati profili di rischio legati alla partita, una questione che affonda le radici in una lunga storia di rivalità tra le due tifoserie, caratterizzata da episodi di violenza e scontri, anche con le forze dell’ordine. La rivalità tra Cosenza e Catanzaro è nota per essere una delle più accese del calcio italiano, e non è raro che le partite tra queste due squadre portino a tensioni e incidenti.
reazioni e conseguenze
Il prefetto De Rosa ha sottolineato che decisioni simili erano già state adottate in passato, quando i tifosi catanzaresi erano stati privati della trasferta per la partita di andata. “Non potevamo fare altrimenti,” ha dichiarato De Rosa, evidenziando la necessità di garantire la sicurezza di tutti i presenti. Nonostante il divieto, il prefetto ha espresso la sua volontà di rivedere la decisione in futuro, a condizione che si svolga un’analisi approfondita con entrambe le tifoserie.
In contemporanea con questa decisione, il Gruppo operativo sicurezza ha disposto l’apertura del settore ospiti, la Curva Est, per ospitare giovani calciatori del settore giovanile del Catanzaro e i membri della società. Questi tesserati potranno assistere alla partita muniti di biglietto nominativo, fino a un massimo di 750 spettatori, in un tentativo di promuovere un’atmosfera di sportività e rispetto reciproco.
il contesto della rivalità
La rivalità tra Cosenza e Catanzaro non è solo una questione sportiva, ma affonda le radici in un contesto sociale e culturale più ampio. Le due città, situate nella regione Calabria, hanno una storia condivisa, ma anche profonde differenze che si riflettono nel tifo e nella passione calcistica. Negli anni, le partite tra queste due squadre hanno visto non solo il confronto sul campo, ma anche manifestazioni di attaccamento e orgoglio da parte dei supporter, che spesso si sono tradotte in episodi di violenza.
La decisione di vietare la trasferta ai tifosi del Cosenza è stata accolta con disappunto da molti sostenitori, che si sono sentiti privati di un diritto fondamentale: quello di seguire la propria squadra del cuore. Le autorità giustificano il provvedimento come una misura necessaria per prevenire possibili scontri e garantire la sicurezza di tutti. Tuttavia, alcuni esperti di sport e sociologia avvertono che tali divieti possono anche alimentare ulteriormente la tensione tra le tifoserie, creando un clima di ostilità che potrebbe sfociare in ulteriori episodi di violenza.
La sfida per il calcio italiano è quindi quella di preservare l’intensità delle rivalità senza compromettere la sicurezza e il rispetto reciproco tra le tifoserie. La situazione attuale rappresenta un’opportunità per riflettere su come il calcio possa essere un veicolo di unità piuttosto che di divisione. La speranza è che, in futuro, si possano trovare soluzioni che permettano a tutti i tifosi di vivere le emozioni del calcio senza timori, contribuendo a rendere lo sport un momento di festa e condivisione.