Coppa Davis, l’Italia pesca l’Olanda: occasione più unica che rara

L’Italia, scongiurato il rischio di una clamorosa eliminazione, sorride dopo il sorteggio della fase finale di Coppa Davis. Evitata la Gran Bretagna, gli azzurri si giocheranno l’accesso alla semifinale contro l’Olanda, avversario alla portata della squadra di capitan Volandri che, in vista dell’impegno di Malaga, recupererà le stelle assenti a Bologna.

Poche insidie, ma guai a sottovalutarle

 L’Olanda è un avversario che ha poche insidie ma guai a sottovalutarle, considerando anche il cambio di superficie. I precedenti sono incoraggianti: 7-1. La storia e anche il presente lasciano in eredità una sfida che dovrebbe sorridere agli azzurri. Occhio, però a sottovalutare l’impegno anche perché l’unica vera incognita è rappresentata dal doppio, specialità dove gli olandesi possono contare su Wesley Koolhof, attualmente al numero 4 del ranking. Meglio dunque evitare dunque di presentarsi sull’1-1 nel doppio anche se non è affatto detto che l’Italia possa incontrare le stesse difficoltà avute a Bologna, considerata anche la possibilità di cambiare gli interpreti rispetto alle sfide con Canada, Svezia e Cile.

Un’autostrada verso la Coppa Davis: una occasione irripetibile?

Qualora tutto andasse secondo i pronostici, agli azzurri toccherebbe la Serbia. In quel caso, ci sarebbe la consapevolezza di partire in svantaggio per via della presenza di Novak Djokovic che sogna di rivincere la Davis con la sua nazionale. Ma in generale, l’Italia è più squadra e ha la ragionevole certezza di poter puntare alla Coppa Davis. Anche perché nel tabellone sono assenti tutte le nazionali oggettivamente più forti degli azzurri. La Russia di Medvedev non può partecipare, la Spagna di Alcaraz non sarà presente. E sono out anche gli Stati Uniti che hanno un ventaglio di scelte di tutto rispetto. Il Canada, per quanto in stato di forma ideale a Bologna, non affronterà la stessa Italia a novembre, specialmente se scenderanno in campo Sinner, Berrettini e Musetti.

Le scelte di Volandri: cercare di chiudere i match con i singoli

Fabio Fognini e Lorenzo Musetti
Immagine | Ansa

Il punto debole dell’Italia al momento è il doppio, ma non è detto che si possa migliorare. Molto, se non tutto, dipenderà dalla presenza di Fabio Fognini. Al netto delle incomprensioni degli ultimi mesi, il ligure è ancora molto legato alla maglia azzurra e la sua esperienza, in sfide dove la pallina potrebbe pesare quintali, potrebbe rivelarsi utilissima anche come uomo squadra. Allo status quo, le scelte di Volandri sono mirate evidentemente a chiudere la questione dei singoli, con il benestare della Federazione che ha “perdonato” a Sinner il “no” a Bologna per averlo nelle migliori condizioni possibili in vista della fase decisiva della Davis che, mai come questa volta, appare alla portata.

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