Champions League: chi è Provedel, protagonista assoluto della prima giornata

Ivan Provedel non poteva immaginare un esordio in Champions League del genere. Un gol da portiere all’ultimo respiro che ha permesso alla Lazio di pareggiare e ha riservato a lui un posto nella storia.

Il calcio, in fondo, è magico anche per questo. Le cose, all’improvviso, possono cambiare e la storia di una partita che sembrava segnata prendere un’altra strada. È quanto accaduto, per esempio, ieri, martedì 19 settembre, in occasione della prima giornata dei gironi di Champions League 2023/2024. All’Olimpico di Roma si giocava Lazio-Atletico Madrid e i biancocelesti di Sarri a una manciata di secondi dal termine si trovavano sotto 1-0. Una situazione disperata, così disperata da spingere in area di rigore avversaria anche Ivan Provedel, estremo difensore laziale, alla caccia del pareggio. Mischia, palla che esce sull’esterno sinistro, Luis Alberto scodella in area l’ultimo pallone del match, Provedel attacca la porta e con un tempismo perfetto incorna: Oblak battuto, palla nel sacco, 1-1 e delirio biancoazzurro.

Champions League: chi è Provedel della Lazio?

Un flash improvviso, un pareggio insperato, un momento storico. Il gol di Provedel è stato un condensato di emozioni. In primis si tratta, ovviamente, di un episodio insolito. Nella storia della Champions soltanto altri tre portieri erano riusciti a segnare un gol. Il tedesco Hans-Joerg Butt ne ha segnati addirittura tre, ma lui tirava i rigori. Il primo a far gol su azione fu, invece, Sinan Bolat. Era il dicembre 2009 e con la maglia dello Standard Liegi firmò una rete di testa nella gara contro l’AZ Alkmaar. Il terzo a poter vantare un gol da portiere in Champions è, infine, Vincent Enyeama, in rete dal dischetto con la maglia dell’Hapoel Tel Aviv contro il Lione.

Ivan Provedel
Immagine | Ansa @Federico Proietti – Wigglesport.it

Si tratta, poi, di un’emozione unica perché siamo di fronte ad un gol segnato all’esordio. Provedel, infatti, non aveva mai giocato una gara di Champions League. Classe 1994, il portiere friulano ha fatto una lunga gavetta prima di raggiungere la massima competizione europea per club. Ha giocato in diverse realtà storiche del calcio italiano: prima Pisa, poi Perugia, Modena, Pro Vercelli, Empoli, Juve Stabia e Spezia. Infine, la Lazio. Arrivato a Roma per fare il secondo, debutta alla prima giornata dello scorso campionato, complice l’espulsione di Maximiano e si guadagna, da allora, il posto da titolare, che ancora oggi occupa.

Il passato d’attaccante e un gol già fatto

Il gol di Provedel contro l’Atletico Madrid è sicuramente il più importante della carriera dell’estremo difensore laziale, ma non il primo. Il portiere, infatti, era già andato a segno. Quando? Il 7 febbraio 2020. All’epoca indossava la maglia della Juve Stabia e trovò il pareggio in mischia a tempo scaduto contro l’Ascoli. La sua abilità nel trovare la via del gol potrebbe, comunque, risiedere nella storia della sua carriera. Prima di indossare i guantoni, infatti, Provedel ha giocato a lungo come attaccante, fino a 15 anni. Poi, ancora adolescente, provò la porta e non smise più. Merito anche del suo idolo d’infanzia, Francesco Toldo, e anche di un particolare legame con uno dei portieri più forti di tutti i tempi, Lev Yashin. La mamma di Provedel è, infatti, russa e i suoi nonni erano vicini di casa del famoso portiere.

Oltre al pallone, che è passione e lavoro, Provedel ama moltissimo la Formula 1. Tifoso Ferrari, ha seguito da vicino l’ultimo Gp d’Austria.

Il 94 e le emozioni vissute

Adnkrons racconta di una serie di coincidenze che ruotano intorno al gol di Provedel e al 94. La rete è stata segnata quando il cronometro segnava il minuto 94. A segnarla è stata Provedel, che indossa la maglia numero 94. Non solo: il portiere di Pordenone è alto 1,94 ed è nato nel 1994. Cabala a parte, il gol è stato sicuramente una grandissima emozione per Provedel che, di contro, in un primo momento quasi non l’ha fatta trasparire. “Freddo nell’esultanza? Non me ne sono reso ancora conto. Non ho realizzato di aver segnato. Ora me la godo anche se non abbiamo vinto, sabato si rigioca di nuovo e c’è da migliorare l’avvio in campionato. In generale, posso dire che ho studiato Immobile“, ha poi scherzato a fine partita. Ora la testa, però, è già alla sfida di campionato con il Monza, in programma sabato alle 20.45. La Lazio ha bisogno di rilanciarsi dopo il netto Ko contro la Juventus allo Stadium.

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