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Calcio, Ceferin ha un problema, anzi ne ha tre!

I problemi di calendario si accumulano per la UEFA ad appena una finestra per la conclusione della fase di qualificazione ai prossimi campionati europei. Ceferin avrà il suo bel da fare per dirimere questioni perlomeno complesse. La sospensione all’intervallo di Belgio-Svezia è solo l’ultimo intoppo cui andrà incontro l’ente organizzatore del calcio continentale per quadrare la fase precedente del torneo.

Svezia e Belgio non vogliono giocare

In primis, Ceferin dovrà gestire il caso legato a Belgio – Svezia. Gli svedesi, devastati dall’attentato di Bruxelles poche ore prima del duello contro il Belgio che è costato la vita a due connazionali, non intendono giocare il secondo tempo della partita dopo quanto accaduto. Legittima e doverosa la sospensione della partita, complicate le conseguenze.

A livello di regolamento UEFA, le partite  devono essere recuperate il prima possibile e nello stesso scenario. Ovviamente questo non è più possibile in quanto la nazionale svedese ha già lasciato il paese mitteleuropeo ed è tornata a Stoccolma da dove i suoi giocatori sono stati restituiti ai rispettivi club.

La UEFA vuole che la partita venga completata a tutti i costi, tra l’altro perché i punti in palio, compresi i gol segnati, hanno un impatto diretto su gironi, squadre, playoff e perfino sul sorteggio previsto il 2 dicembre. Va ricordato che entro quella data si conosceranno “solo” 21 delle 24 finaliste e resterà l’incognita sui nomi delle tre nazionali che accederanno agli Europei tramite ripescaggio.

I problemi di Israele e il caso limite Olanda – Irlanda

Immagine | Epa

Questo non è l’unico problema che la UEFA e Ceferin hanno ereditato da questa finestra. Le partite di Israele contro Svizzera e Kosovo sono state rinviate a causa del conflitto che il Paese sta vivendo con la Palestina. Anche in questo caso è necessario recuperare il prima possibile. Con ogni probabilità, quella del 15 novembre sarà una finestra tripla per gli israeliani, visto che in quei giorni giocheranno anche contro Romania e Andorra. E poi c’è il caso limite dell’Irlanda.

La nazionale vive una situazione più unica che rara: ha più convenienza a perdere che vincere il match contro l’Olanda perché la sconfitta è l’unico modo per assicurarsi almeno un posto per i prossimi spareggi europei. Per “centrare” l’obiettivo, è necessario che l’Olanda si assicuri il pass diretto verso la Germania. Solo in questo modo libererebbe uno slot per gli spareggi a beneficio, appunto, dell’Irlanda. Quanto basta per attenzionare una sfida che con ogni probabilità potrebbe assumere pieghe perlomeno… originali.

Luigi Pasquale Pellicone

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