Sinner, l’annuncio delle scorse ore ha scatenato il caos in ogni dove: non le ha mandate a dire, è su tutte le furie.
Jannik Sinner lo aveva detto. Tra le righe, sì, ma in qualche modo aveva cercato di farlo capire. Tant’è che in molti avevano intuito che non sarebbe sceso in campo per giocare gli ottavi di finale contro Alex de Minaur. Non perché non stesse bene o perché avesse qualche problema, ma perché di tempo per rifiatare, dopo il duro match giocato contro Mackenzie McDonald, ne avrebbe avuto troppo poco.
La partita tra l’altoatesino e lo statunitense era finita alle 2:37 del mattino e il numero 4 del mondo, almeno in teoria, sarebbe dovuto tornare in campo dopo poco più di 14 ore, alle 17 circa. Un’autentica follia, se si considera che l’azzurro sarà andato a dormire all’alba e che non avrebbe assolutamente avuto modo di recuperare le energie dopo i tre agguerritissimi set. Ha voluto tutelarsi, perciò, con le Finals all’orizzonte e con la possibilità, concreta più che mai, di confrontarsi con i grandi e di far vedere quanto sia cresciuto in questo ultimo anno.
Sta di fatto che il modo in cui è stato “trattato” dagli organizzatori di Parigi-Bercy, rei di aver programmato le giornate senza curarsi troppo dei tennisti, non è andato giù né a Sinner e né ad un altro dei campioni dell’Atp. Parliamo di Casper Ruud, per la precisione, che è intervenuto in merito, difendendo il suo collega altoatesino, con un tweet diffuso sulla piattaforma X, ex Twitter.
Sinner, non ci sta neanche lui: tweet al veleno
A Parigi l’atleta nordico è stato fatto fuori senza troppi complimenti da Francisco Cerundolo; la sua stagione, dunque, si è definitivamente conclusa. Ha però trovato il tempo e la forza, nonostante la delusione, di polemizzare contro l’Atp. “Un bel modo – ha scritto – per aiutare a recuperare uno dei migliori tennisti al mondo ed essere il più pronto possibile, finisce alle 2,37 ed ha solo 14 ore e mezza per recuperare. Tutto ciò è ridicolo“.
Non è stato il primo, per la verità, a puntare il dito contro la gestione della programmazione al Palais Omnisport. Anche il supercoach Darren Cahill, subito dopo la vittoria del suo pupillo azzurro contro McDonald, aveva postato una Instagram Story dello stesso tenore. Esultava per l’ennesimo trionfo di Sinner ma sottolineava, di contro, lo scarso interesse manifestato nei confronti delle condizioni di salute e della sicurezza degli atleti in gara.
Al Masters 1000 d’Oltralpe, insomma, la tensione si taglia a fette. E pure sui social, dal momento che i sinneristi hanno fermamente condannato quanto accaduto sulle varie piattaforme. Tutti felici, come se non bastasse, della decisione del loro beniamino di battere ritirata per preservarsi in vista delle Finals.
