Matteo Berrettini sfortunato nella sua apparizione a Miami, la verità sul malore accusato in campo e non solo
La strada per la risalita, per Matteo Berrettini, si sta rivelando difficile e accidentata. Dopo un 2023 da incubo e un 2024 agonistico che di fatto è appena iniziato, il romano sta provando a ritrovare il campo con continuità, ma, tra alti e bassi, ritrovare la forma ideale sarà ancora un percorso lungo.
Qualche segnale incoraggiante nel Challenger di Phoenix, dove Berrettini è arrivato fino alla finale, persa con Nuno Borges. Il dato più positivo è stato aver giocato tante partite, tutte molto tirate, mettendo ‘benzina’ nelle gambe e ritrovando la confidenza con la permanenza in campo anche per incontri lunghi.
Sulla scorta di tutto questo, Matteo si presentava a Miami con l’ambizione di fare quanta più strada possibile nel Masters 1000 in Florida. Ma le cose non sono andate nel migliore dei modi. Sorteggio ostico, contro Andy Murray, e solita gara scorbutica contro l’ex numero uno al mondo, segnata anche dal malore accusato in campo.
Gara che è stata sospesa per qualche minuto, per permettere a Matteo di riprendersi. Alla fine, l’azzurro è stato sconfitto in tre set e ha già dovuto abbandonare il torneo. Ha parlato lui stesso, comunque, sulle sue condizioni, spiegando ai suoi tifosi come stanno le cose.
Matteo ha parlato in un video su Instagram, in cui ha ringraziato i fan per il loro supporto. Spiegando che per fortuna quanto gli è accaduto non è nulla di grave e che presto potrà già tornare in campo.
“Non mi sentivo bene già al risveglio, ma avendo già saltato tante, troppe partite, ci tenevo a scendere in campo – ha dichiarato – Credo che la causa del mio mancamento sia stato un virus intestinale, ma ne sono uscito e sto bene“.
Poi, l’annuncio sul prosieguo della stagione: “E’ da due anni che non posso giocare sulla terra rossa, prenderò parte a tutti i tornei in Europa. Tornerò in campo per l’ATP 250 di Marrakech, non vedo l’ora di giocare di nuovo”. Bilancio positivo per la trasferta americana, comunque: “Ho giocato diverse partite ed era quello che mi serviva. Vi ringrazio per il sostegno, vi abbraccio e ci vediamo in campo”. Obiettivo, rientrare quanto prima almeno nella top 100.
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