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La Formula 1 arriva in Arabia Saudita per la seconda tappa del mondiale 2024. Un circuito che è fra i pochi a essere considerato ancora “terra di nessuno”: non ha ancora un padrone assoluto.
In tre edizioni disputate, il GP dell’Arabia Saudita ha avuto tre vincitori diversi. Nel 2021 si è imposto Lewis Hamilton. L’anno successivo è stato il turno di Max Verstappen mentre nel 2023 quello di Perez. Quanto basta per un record curioso. Non c’è alcun pilota plurivittorioso. Mentre la Red Bull è la squadra che ha conquistato più vittorie e più pole position partendo al palo e arrivando al traguardo per prima nelle ultime due edizioni. Fra l’altro è una delle pochissime piste in cui Perez può vantare un rendimento migliore di Verstappen. A parità di successi, prevale per le pole position (2022 e 2023). Il tre volte campione del mondo è invece l’unico a essere sempre salito sul podio e ad aver vinto un GP in Arabia partendo dalla quarta posizione. Completano la lista Hamilton e Perez (un primo posto a testa). Leclerc (un secondo posto), poi Sainz, Bottas e Alonso con un terzo posto a testa. Non è fondamentale partire dalla pole: in due occasioni il vincitore è partito dalla prima piazzola. Nelle altre due è stato sufficiente scattare dalla seconda posizione. Si corre di sabato per mantenere i sette giorni esatti di differenza con la gara dello scorso fine settimana in Bahrain e per rispettare il Ramadan che inizierà domenica 10 marzo.
Jeddah celebra la quarta edizione del GP d’Arabia ma è da tempo considerata un “ponte”, una sorta di passaggio in attesa del nuovo circuito. Dovrebbe sorgete a Qiddiya ma non sarà pronto prima di qualche anno. Dunque si resta in questo tracciato cittadino ad altissima velocità (si gira a 260 km orari di media) e altrettanto rischio. La corsa sa regalare momenti assolutamente spettacolari, come il memorabile duello fra Verstappen e Leclerc che corse gli unici 30 giri della storia della Ferrari in testa a Jeddah arrivando però dietro alla Red Bull per soli 549 millesimi. A poche centinaia di metri dal circuito si intrecciano tecnologia e antiche usanze locali. Basti pensare che in Arabia Saudita si trova il più grande mercato di cammelli del mondo. Animali amatissimi a queste latitudini e fedelmente riprodotti nel paddock. A Rijad, nella capitale del paese, ne sono venduti circa un centinaio al giorno. Sono i principali mezzi di locomozione locale, nonché sostegno di una economia ancora a larghi tratti agricola, costituendo una fonte pressoché inesauribile di latte, pellame e carni.
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