Alcaraz: il meglio deve ancora venire

Alcaraz: il meglio deve ancora venire

Alcaraz: il meglio deve ancora venire - ©ANSA Photo

Luisa Marcelli

9 Settembre 2025

Il tennis mondiale è in trepidante attesa di scoprire il miglior Carlos Alcaraz, il giovane prodigio spagnolo che ha recentemente trionfato agli US Open 2025. Nonostante i successi già ottenuti, Alcaraz è consapevole di avere ampi margini di miglioramento. In un’intervista rilasciata a un gruppo selezionato di testate spagnole, ha condiviso le sue riflessioni sul successo e il suo percorso nel mondo del tennis, evidenziando la sua umiltà e la voglia di migliorare continuamente.

La straordinaria carriera di Alcaraz

All’età di 22 anni, Alcaraz ha già raggiunto vette straordinarie. È tornato a occupare la prima posizione nel ranking ATP dopo un’assenza di due anni, un traguardo che ha raggiunto per la prima volta nel 2022, diventando il più giovane numero uno della storia. Con 37 settimane di permanenza in cima alla classifica, Alcaraz ha dimostrato di essere una forza inarrestabile nel circuito, vincendo sette titoli nel 2025 e stabilendo il record di 61 partite vinte.

  1. Vittoria agli US Open: Alcaraz ha superato in finale l’amico-rivale Jannik Sinner, un momento cruciale della sua carriera.
  2. Prestazioni eccezionali: Ha dichiarato: “Ho giocato il mio miglior tennis agli US Open. Il servizio è stata la chiave del mio successo”.
  3. Mentalità di crescita: Nonostante il trionfo, il giovane spagnolo rimane umile: “Posso sempre migliorare, e mi motiva il pensiero che ci sarà sempre qualcuno che potrà superarmi, come Sinner”.

La rivalità con Sinner

Questa rivalità con Sinner, che sta crescendo di intensità, ha portato entrambi i giocatori a livelli di prestazione sempre più elevati. Alcaraz ha riconosciuto che, conoscendo le qualità del suo avversario, deve costantemente adattarsi e prepararsi per ogni incontro. “È proprio questo il bello della nostra rivalità; ci spingiamo al limite e ci costringiamo a migliorare ogni giorno”, ha aggiunto il tennista spagnolo.

La rivalità non è solo una questione di competizione, ma anche di amicizia. Entrambi i giocatori si rispettano profondamente e riconoscono il valore l’uno dell’altro. Sinner ha ammesso di aver avuto la sensazione di essere troppo prevedibile durante la finale, mentre Alcaraz ha elogiato il suo stile di gioco: “Mi piace molto come gioca, quello che fa è incredibile”.

L’equilibrio tra vita personale e professionale

La carriera di Alcaraz non è stata priva di critiche. È stato oggetto di discussione dopo l’uscita del documentario “A mi manera” su Netflix, che ha gettato luce sulla sua vita dentro e fuori dal campo. “Si è parlato molto di me, e ci sono state molte opinioni. È vero, mi piace divertirsi e godermi la vita, ma chi non lo farebbe a 22 anni? Passare del tempo di qualità a casa mi aiuta a tornare motivato ai tornei”, ha spiegato Alcaraz, sottolineando l’importanza di un equilibrio tra vita personale e professionale.

Dalla primavera scorsa, il giovane tennista ha partecipato a otto tornei, raggiungendo sempre la finale. Questo successo costante non è solo frutto del talento, ma di una crescita personale e professionale. “Sto maturando e ho imparato a gestire la pressione. Quando tutto va bene fuori dal campo, spesso si riflette anche sul mio gioco”, ha commentato. Inoltre, Alcaraz ha evidenziato come la cura dei dettagli sia diventata fondamentale per il suo miglioramento: “Credo che sia stato questo il mio più grande progresso; ho capito quanto sia importante prendersi cura di ogni aspetto”.

Guardando al futuro, l’obiettivo di Alcaraz è chiaro: “Voglio vincere gli Australian Open a tutti i costi per completare il Grande Slam. Se non sarà quest’anno, sarà tra due o tre anni, ma succederà”. Questo desiderio di ottenere il massimo è emblematico della sua mentalità competitiva e della sua dedizione allo sport.

Con il passare del tempo, Alcaraz continua a sorprendere il mondo del tennis con le sue prestazioni e la sua personalità. La sua determinazione e la sua voglia di migliorare sono caratteristiche che lo rendono un campione non solo sul campo, ma anche come esempio per le future generazioni di tennisti. Il viaggio di Alcaraz è appena iniziato, e il mondo del tennis è in attesa di vedere fino a che punto potrà arrivare.

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