
Addio a Leo Beenhakker, il leggendario allenatore di Real Madrid e Ajax - ©ANSA Photo
L’11 aprile 2023 segna una data triste per il mondo del calcio: la scomparsa di Leo Beenhakker, un allenatore che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del calcio olandese e internazionale. Con un’età di 82 anni, Beenhakker è stato un protagonista di club prestigiosi come Real Madrid e Ajax, oltre a ricoprire il ruolo di commissario tecnico della nazionale olandese. La notizia della sua morte ha suscitato un’ondata di cordoglio, testimoniando l’importanza della sua figura nel mondo sportivo.
La carriera di Leo Beenhakker
Nato il 2 agosto 1942 a Utrecht, Beenhakker iniziò la sua carriera come difensore, ma il suo vero talento si manifestò nel ruolo di allenatore. La sua carriera da tecnico iniziò negli anni ’70 e, grazie alla sua capacità di motivare i giocatori e gestire le squadre, Beenhakker si guadagnò un posto di rilievo nel panorama calcistico.
- Real Madrid: La sua avventura al Real Madrid iniziò nel 1986 e durò fino al 1989, con un secondo breve incarico tra il 1991 e il 1992. Durante il suo primo mandato, il club vinse sei trofei, tra cui tre titoli consecutivi della Liga.
- Ajax: Allenò l’Ajax in due periodi distinti, il primo alla fine degli anni ’70 e il secondo nei primi anni ’90. Durante il suo secondo mandato, introdusse l’espressione “De Patatgeneratie” per descrivere una squadra ricca di talenti, ma con una certa mancanza di disciplina.
L’eredità di Beenhakker
La sua carriera non si limitò ai club. Beenhakker ha anche guidato la nazionale olandese nel 1985 e partecipato ai Mondiali del 1990. Sebbene non abbia ottenuto successi significativi a livello internazionale, le sue esperienze con le nazionali di Arabia Saudita, Trinidad e Tobago e Polonia hanno arricchito il suo bagaglio di conoscenze.
Le sue scelte audaci e la capacità di adattarsi alle diverse esigenze delle squadre lo hanno reso un allenatore innovativo. Beenhakker ha sempre cercato di valorizzare i talenti dei suoi giocatori, incoraggiando uno stile di gioco proattivo e offensivo. La sua filosofia ha influenzato generazioni di allenatori e giocatori, lasciando un’impronta duratura nel calcio.
Tributi e ricordi
La comunità calcistica si è unita nel rendere omaggio a Leo Beenhakker. Danny Blind, ex giocatore dell’Ajax, ha descritto il tecnico come una persona socievole e sempre interessata agli altri. Jan Wouters, un altro ex giocatore, ha elogiato la sua abilità nel motivare i gruppi, sottolineando la sua umanità e comprensione delle dinamiche oltre il semplice gioco.
La morte di Beenhakker rappresenta una grande perdita per il calcio olandese e internazionale. La sua carriera costellata di successi e innovazioni sarà sempre ricordata. La comunità calcistica si stringe attorno alla sua famiglia, onorando non solo il grande allenatore, ma anche l’uomo che ha ispirato e motivato tantissime persone.