
Addio a George Foreman, la leggenda della boxe ci lascia a 76 anni - ©ANSA Photo
Il mondo della boxe è in lutto per la scomparsa di George Edward Foreman Sr., un vero gigante dello sport, venuto a mancare il 21 marzo 2025 all’età di 76 anni. La notizia è stata comunicata dalla sua famiglia attraverso una dichiarazione pubblicata sulla sua pagina ufficiale Instagram, esprimendo il loro profondo dolore per la perdita del loro amato George, che se n’è andato serenamente, circondato dai suoi cari. Questo messaggio ha suscitato una grande commozione tra i fan e gli amanti della boxe di tutto il mondo.
Nato il 10 gennaio 1949 a Marshall, in Texas, Foreman è stato uno dei pugili più iconici della storia. La sua carriera è iniziata nel 1969, quando ha vinto il titolo di campione olimpico dei pesi massimi ai Giochi di Città del Messico. Questo successo ha segnato l’inizio di un’era di trionfi per il pugile texano, noto per il suo potente pugno e la sua capacità di dominare gli avversari.
Rumble in the jungle e la carriera leggendaria
Il momento culminante della sua carriera è arrivato nel 1974, quando ha affrontato Muhammad Ali nel leggendario incontro conosciuto come “Rumble in the Jungle”, tenutosi a Kinshasa, Zaire. Quella sfida ha rappresentato un significativo scontro culturale e sociale, dato il contesto storico dell’epoca. Foreman, allora campione imbattuto, era considerato il favorito, ma Ali, con la sua astuzia, riuscì a ribaltare le aspettative e a conquistare la vittoria, infliggendo a Foreman la sua prima sconfitta. Questo incontro ha segnato una svolta nella storia della boxe, consolidando il legame tra i due pugili, che hanno sempre mantenuto un profondo rispetto reciproco.
Il ritorno e il titolo dei pesi massimi
Dopo la sconfitta contro Ali, Foreman ha attraversato un periodo difficile e ha deciso di ritirarsi dal ring nel 1977. Tuttavia, la sua storia non si è fermata qui. Dopo una pausa di dieci anni, ha fatto un sorprendente ritorno nel 1994, a 45 anni, riuscendo a riconquistare il titolo dei pesi massimi. Questo lo ha reso il campione più anziano della storia della boxe, dimostrando che la determinazione e la passione possono superare qualsiasi ostacolo. La sua vittoria contro Michael Moorer, avvenuta a Las Vegas, è stata un momento epico che ha ispirato milioni di persone.
Un imprenditore e un mentore
Oltre alla carriera sul ring, Foreman ha saputo reinventarsi come imprenditore e personaggio televisivo. La sua celebre griglia Foreman, lanciata negli anni ’90, è diventata un fenomeno commerciale, contribuendo a rendere George un nome noto anche al di fuori del mondo della boxe. Il suo approccio alla cucina sana ha ispirato molti a mangiare in modo più salutare, mentre il suo carisma lo ha reso un volto amato in vari programmi e film.
Nel corso degli anni, Foreman ha affrontato diverse sfide personali, inclusa la lotta contro la depressione. Dopo aver abbracciato la fede cristiana, ha dedicato parte della sua vita a opere di carità, sostenendo i giovani in difficoltà. La sua storia di redenzione e perseveranza ha ispirato molti, rendendolo un esempio di resilienza.
George Foreman ha lasciato un’eredità indelebile nel mondo della boxe e oltre. La sua carriera è stata caratterizzata da momenti di grande gloria, ma anche da sfide significative. La notizia della sua scomparsa ha suscitato una reazione emotiva non solo tra i fan della boxe, ma anche tra atleti di diverse discipline e personalità del mondo dello sport. Molti hanno condiviso i loro ricordi, sottolineando il suo impatto non solo come pugile, ma anche come mentore.
Foreman non è stato solo un grande pugile, ma anche un simbolo di speranza e rinnovamento. La sua vita è stata una testimonianza della capacità umana di rialzarsi dopo le cadute e di perseguire i propri sogni. La sua leggenda vivrà per sempre nel cuore degli appassionati di sport, in particolare quelli che hanno avuto il privilegio di assistere alle sue epiche battaglie sul ring e di conoscere l’uomo dietro il campione.