Il 10 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale, un’importante occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi cruciali come il benessere psicologico e la necessità di supportare chi vive difficoltà in questo ambito. Quest’anno, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) ha lanciato la campagna ‘Ad Alta Voce’, un’iniziativa che mira a far emergere e discutere le problematiche legate alla salute mentale, con particolare attenzione ai giovani e agli sportivi.
La campagna ‘Ad Alta Voce’
La campagna ‘Ad Alta Voce’ non è solo un’iniziativa isolata, ma un passo significativo verso l’inclusione e il supporto sociale. In un contesto in cui il benessere mentale è sempre più riconosciuto come un tema di vitale importanza, la Figc ha collaborato con la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma per dare vita a questo progetto. Dieci atleti delle Nazionali A femminile e maschile hanno condiviso le loro esperienze e riflessioni sul tema.
I partecipanti includono nomi noti del calcio italiano:
1. Nazionale femminile: Agnese Bonfantini, Laura Giuliani, Eleonora Goldoni, Annamaria Serturini, guidate dal commissario tecnico Andrea Soncin.
2. Nazionale maschile: Manuel Locatelli, Daniel Maldini, Riccardo Orsolini e Sandro Tonali, accompagnati dal ct Gennaro Gattuso.
Questi atleti si sono fatti portavoce di pensieri e sentimenti raccolti tra i membri della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale, che conta circa 3.000 tesserati, così come tra i pazienti di neuropsichiatria dell’ospedale romano.
L’importanza del messaggio
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, dichiarando: “Con ‘Ad Alta Voce’ vogliamo inviare una carezza a coloro che soffrono di disagi mentali e assumerci una responsabilità concreta.” Questa affermazione evidenzia la necessità di affrontare apertamente l’argomento della salute mentale per migliorare la qualità della vita di molte persone e favorire una piena inclusione sia nel mondo dello sport che nella società in generale.
La campagna ‘Ad Alta Voce’ non si limita a un semplice messaggio di sostegno, ma cerca di instaurare una cultura della comunicazione e dell’ascolto. È fondamentale che i giovani atleti, spesso sottoposti a pressioni enormi, sappiano che non sono soli e che ci sono risorse a loro disposizione. La figura degli sportivi, soprattutto in un paese come l’Italia dove il calcio è una vera e propria religione, può giocare un ruolo cruciale nel cambiare la narrativa attorno alla salute mentale.
Eventi e iniziative future
In aggiunta alla campagna ‘Ad Alta Voce’, è previsto un evento al Viola Park di Firenze, organizzato dalla Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della Figc in collaborazione con la Fiorentina. Durante questo incontro si svolgerà il panel ‘A testa alta – Il calcio come spazio di salute mentale e crescita personale’. Questo evento rappresenta un ulteriore passo per approfondire il dibattito su come lo sport possa diventare un alleato nella promozione della salute mentale e nel supporto alle persone che affrontano difficoltà.
Il calcio, oltre ad essere un gioco, è una forma di espressione, una comunità e una piattaforma per affrontare questioni importanti. La campagna ‘Ad Alta Voce’ della Figc si propone di utilizzare questa influenza per promuovere un cambiamento reale e duraturo, sottolineando l’importanza di parlare, ascoltare e sostenere chi si trova in difficoltà. In un mondo sempre più connesso, è fondamentale che i messaggi di inclusione e comprensione raggiungano il maggior numero possibile di persone, affinché nessuno si senta mai più solo nella propria lotta.