Vicenza celebra Pablito con un’affascinante installazione luminosa in omaggio a Rossi

Vicenza celebra Pablito con un'affascinante installazione luminosa in omaggio a Rossi

Vicenza celebra Pablito con un'affascinante installazione luminosa in omaggio a Rossi - ©ANSA Photo

Luca Baldini

23 Settembre 2025

Nel cuore di Vicenza, un’installazione luminosa dedicata a Paolo Rossi, icona del calcio italiano e capocannoniere del Mondiale del 1982, è stata inaugurata per celebrare quello che sarebbe stato il suo 69° compleanno. Questo tributo, intitolato “Pablito”, è stato realizzato dall’artista Marco Lodola, noto per le sue opere che utilizzano luci e colori vivaci per esprimere emozioni profonde.

L’installazione sarà visibile fino al 10 ottobre, durante gli orari di apertura del municipio e anche al di fuori di questi orari attraverso il cancello su contrà Cavour. Il sindaco Giacomo Possamai ha sottolineato l’importanza di rendere l’opera accessibile anche di sera, affermando: “Proprio come il calciatore a cui è dedicata, ha la capacità di farsi vedere soprattutto nei momenti più bui”. Questo riferimento alle sfide affrontate da ogni sportivo è emblematico della figura di Rossi, che ha saputo emergere nei momenti di maggiore pressione.

Un momento toccante per la comunità

La cerimonia di inaugurazione ha avuto un momento particolarmente toccante con la lettura di una lettera della vedova di Rossi, Federica Cappelletti, assente per motivi di salute. Nella sua missiva, Federica ha espresso profonde gratitudini verso la città di Vicenza per l’accoglienza e il supporto dimostrati. Possamai ha evidenziato la sinergia tra l’amministrazione comunale e la famiglia di Rossi, affermando: “Non poteva esserci luogo più adatto del cortile di Palazzo Trissino, casa dei vicentini e cuore simbolico della città”.

Il legame tra Rossi e Vicenza

Il legame tra Paolo Rossi e Vicenza è storico e profondo. Rossi ha iniziato la sua carriera professionistica con la maglia del Lanerossi Vicenza, contribuendo significativamente alla promozione della squadra in Serie A e portandola a raggiungere il secondo posto nella massima serie. Questo periodo ha segnato non solo il suo percorso sportivo, ma anche la sua identità. Federica ha citato una delle frasi più celebri del calciatore: “Voglio essere ricordato con le braccia alzate al cielo e la maglia azzurra addosso”. Questa dichiarazione evidenzia il forte legame emotivo che Rossi aveva con la sua carriera e con i successi ottenuti, in particolare durante il Mondiale del 1982.

Un simbolo di resilienza

L’installazione di Lodola non è solo un omaggio a un grande sportivo, ma rappresenta anche un simbolo di resilienza e determinazione. Rossi ha affrontato momenti difficili, tra cui infortuni e crisi, ma ha sempre trovato la forza di rialzarsi, proprio come l’opera luminosa che illumina il cortile del municipio. L’artista ha voluto catturare non solo l’immagine del calciatore, ma anche l’essenza del suo spirito combattivo e la sua capacità di ispirare le generazioni future.

La scelta di un’opera luminosa è particolarmente significativa. Le luci sono spesso interpretate come simboli di speranza e rinascita. In un periodo in cui il calcio e lo sport in generale affrontano sfide senza precedenti, un’installazione come “Pablito” riporta l’attenzione sull’importanza di celebrare i valori positivi dello sport, come la passione, la dedizione e la comunità.

Marco Lodola, con il suo stile unico, ha creato un’opera che non solo celebra un grande calciatore, ma invita anche le persone a riflettere su ciò che il calcio rappresenta: unione, gioia e la capacità di superare le difficoltà. L’installazione rimarrà visibile fino al 10 ottobre, permettendo a cittadini e turisti di rendere omaggio a Rossi e di rivivere i momenti storici che il calciatore ha regalato alla città di Vicenza e all’intero paese.

In un’epoca in cui le figure sportive possono essere idolatrate o criticate, il tributo a Paolo Rossi dimostra quanto la sua eredità sia viva nel cuore degli italiani e quanto il suo spirito continui a ispirare. La città di Vicenza, attraverso questa installazione, non solo celebra un grande atleta, ma riafferma anche l’importanza di ricordare le proprie radici e i valori che il calcio ha trasmesso nel corso degli anni.

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