Verso il “Derby d’Italia”: tutti i segreti di una sfida da scudetto

L’Allianz Stadium ospiterà l’andata di Juventus Inter. Secondo molti si tratta già di una partita-scudetto

La Serie A riparte col botto. Appena terminata la pausa nazionale in cui l’Italia ha conquistato la qualificazione, nella 13esima giornata del campionato si disputerà il “big match” tanto atteso: JuventusInter. Il “derby d’Italia”, un grande classico per la Serie A. Una super sfida che acquista ancora più prestigio in questo momento della stagione, visto il distacco che separa le due squadre. Nerazzurri 31 e bianconeri 29. Appena due punti tra le due formazioni in testa alla classifica. Il risultato potrebbe quindi vedere il sorpasso della Juve o un aumento di distacco dell’Inter. Oltre ovviamente al pareggio che lascerebbe invariata la situazione.

Ma Juve–Inter sarà anche una sfida tra due filosofie calcistiche differenti. La squadra di Massimiliano Allegri con la sua mentalità del “corto muso” (conta solo la vittoria e non il modo in cui si gioca), contro il gioco corale ed entusiasmante dei nerazzurri guidati da Simone Inzaghi.

Una Juventus “operaia”

La sfida tattica è probabilmente ciò che più entusiasma e per cui i tifosi scalpitano nel vedere chi avrà ragione.

La Juve è una squadra “operaia” ha detto il suo Mister Allegri. Un team che bada molto alla sostanza e non alla forma. Vittorie di misura (corto muso), una difesa solida e soprattutto una mentalità di sacrificio, operaia appunto. Il tecnico bianconero ha costruito mattone dopo mattone un gruppo unito che ha in testa una sola cosa, la vittoria.

È lampante come il modo in cui gioca questa Juventus non sia ancora sufficiente per arrivare a importanti traguardi. La fase offensiva appare debole in troppi casi e la squadra si trova spesso a difendersi per gran parte della partita, anche con squadre molto inferiori qualitativamente.

È solo uno degli aspetti che vanno migliorati nella “vecchia signora” che ancora è lontana da quella condizione che aveva qualche anno fa quando vinceva uno scudetto dietro l’altro.

Ma la Juve è lì, seconda in classifica. Silenziosa ed efficace. Non fa risultati eclatanti ma vince. E poi la qualità dei suoi giocatori non si discute. È tra le migliori rose della serie A, senza dubbio, forse è addirittura la migliore.

L’Inter di Simone Inzaghi

Primo piano di Simone Inzaghi durante una partita
Immagine | Ansa-wigglesport.it

L’Inter, dal canto suo, appare una squadra perfetta. Ritmo, passaggi precisi e un Lautaro Martinez che è in stato di grazia. Gran parte del merito è di Inzaghi, che solo un anno fa ha sentito la sua posizione in panchina traballare, e ora sembra essere inarrestabile.

Il tecnico nerazzurro, ha trovato la ricetta perfetta per la sua formazione. Passaggi veloci e sfruttamento delle fasce, con due quinti di centrocampo formidabili come Di Marco e Dumfries.

Il tutto con un’intesa tra i giocatori che appare perfetta. Un Inter tanto bella da vedere quanto efficace, sia in campionato che in Europa.

Tuttavia, la gara di domenica è po’ diversa dalle altre. Oltre alla componente emotiva della sfida, non da sottovalutare, c’è il fatto che la Juve è una di quelle squadre che è capace di far giocare male anche le squadre più forti.

Riuscirà l’Inter a imporre il suo gioco?

Chissà.

È il primo di due atti di quella che è sfida più attesa dell’anno. Nonostante il campionato sia ancora lungo, c’è chi ha parlato già di partita scudetto. E allora che partita scudetto sia!

Gli infortunati non mancano, da una parte e dall’altra, non mancheranno ovviamente gli sfottò, ma soprattutto non mancheranno le emozioni.

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