Verona, il dirigente esprime rammarico per il divieto ai tifosi in trasferta

Verona, il dirigente esprime rammarico per il divieto ai tifosi in trasferta

Verona, il dirigente esprime rammarico per il divieto ai tifosi in trasferta - ©ANSA Photo

Luisa Marcelli

25 Ottobre 2025

Il mondo del calcio è spesso teatro di emozioni intense, ma può anche diventare il palcoscenico di episodi di violenza e conflitto. Recentemente, la situazione si è complicata per i tifosi dell’Hellas Verona a seguito degli scontri avvenuti durante una partita di campionato a Pisa. Questi eventi hanno portato le autorità a prendere una decisione drastica: il divieto per i sostenitori gialloblù di seguire la loro squadra in trasferta per un periodo di tre mesi. Questa decisione ha suscitato un acceso dibattito tra i dirigenti della società e i tifosi stessi.

il dispiacere della società

In una conferenza stampa prima dell’incontro con la stampa di Paolo Zanetti, il presidente esecutivo dell’Hellas Verona, Italo Zanzi, ha voluto esprimere ufficialmente il dispiacere della società per il provvedimento adottato. “Abbiamo ritenuto giusto scrivere alle autorità preposte per manifestare il nostro dispiacere per la decisione presa nei confronti della totalità della nostra tifoseria”, ha dichiarato Zanzi, sottolineando la sua posizione contraria a una punizione che colpisce una comunità di tifosi, la maggior parte dei quali ha sempre mantenuto un comportamento corretto e rispettoso.

Zanzi ha evidenziato come il divieto infligga un’ingiusta penalizzazione a molte famiglie e a tutti quei tifosi che seguono la squadra con passione e dedizione. “Questa misura priva i nostri sostenitori della possibilità di seguire e sostenere la loro squadra del cuore in trasferta”, ha aggiunto, rimarcando il legame speciale che esiste tra i tifosi e la loro squadra. È un legame che va oltre il semplice tifo; è un’emozione condivisa che unisce persone di tutte le età e provenienze.

l’importanza del supporto dei tifosi

Zanzi ha anche voluto ribadire l’importanza del supporto dei tifosi per la squadra. “Come Club, abbiamo ritenuto corretto esporre il nostro pensiero per tutelare la comunità gialloblù, che ogni settimana segue pacificamente e con passione la nostra squadra”, ha affermato. Le parole del presidente risuonano come un appello alla giustizia e alla comprensione da parte delle autorità, affinché si possa trovare una soluzione che non penalizzi ingiustamente i tifosi più leali.

La decisione di vietare ai tifosi di seguire la propria squadra in trasferta non è una novità nel panorama calcistico italiano. Negli ultimi anni, diverse squadre si sono trovate ad affrontare situazioni simili, in risposta a episodi di violenza che, purtroppo, continuano a macchiare la reputazione del calcio. Tuttavia, è fondamentale distinguere tra i pochi che si comportano in modo scorretto e la miriade di tifosi che seguono le regole e sostengono la propria squadra con passione.

la reazione dei tifosi e il futuro del tifo

La questione solleva interrogativi più ampi sulla gestione della sicurezza negli stadi e sulle misure da adottare per garantire che episodi di violenza non compromettano l’esperienza di gioco per i tifosi. È importante trovare un equilibrio tra la necessità di garantire la sicurezza e il diritto dei tifosi di seguire la propria squadra, specialmente in un momento in cui il calcio è visto come un’importante valvola di sfogo e un momento di aggregazione sociale.

La società Hellas Verona, consapevole del ruolo cruciale che i tifosi hanno nel sostenere la squadra, spera di poter rivedere presto i propri sostenitori in trasferta. “Speriamo quindi di avere presto con noi i nostri tifosi in trasferta per sostenere la squadra, in quanto sono per noi fondamentali”, ha concluso Zanzi. Queste parole riflettono non solo un desiderio di ripristinare la normalità, ma anche il riconoscimento del valore che i tifosi apportano all’atmosfera delle partite.

La vicenda ha suscitato una reazione da parte dei tifosi, che hanno espresso il loro malcontento per il provvedimento attraverso social media e manifestazioni pacifiche. La comunità gialloblù si è unita in un coro di proteste, sottolineando come questo divieto non faccia altro che allontanare i veri appassionati dal mondo del calcio, creando un divario tra le squadre e i loro sostenitori.

In un contesto in cui il calcio dovrebbe rappresentare un momento di unione e divertimento, queste dinamiche sono fonte di preoccupazione. La speranza è che si possano trovare soluzioni che permettano ai tifosi di tornare a seguire la propria squadra, senza dover affrontare ingiuste restrizioni. Il legame tra i tifosi e la squadra è fondamentale per la vita di un club e per la sua identità, e la voce dei sostenitori deve essere ascoltata e rispettata.

Il futuro del tifo in trasferta per l’Hellas Verona resta incerto, ma l’appello del presidente Zanzi è chiaro: è necessario proteggere l’anima del calcio, che è fatta di passione, unità e sportività. La comunità gialloblù attende con ansia un cambiamento, sperando che le autorità possano rivedere le loro decisioni e permettere ai tifosi di tornare a vivere l’emozione del calcio anche lontano da casa.

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