Venezia segna un nuovo inizio: posata la prima pietra del nuovo stadio

Venezia segna un nuovo inizio: posata la prima pietra del nuovo stadio

Venezia segna un nuovo inizio: posata la prima pietra del nuovo stadio - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

21 Ottobre 2025

Questa mattina, a Tessera, un comune nel territorio di Venezia, si è svolta una cerimonia di grande significato con la posa della prima pietra del nuovo stadio, parte integrante del progetto ambizioso noto come “Bosco dello Sport”. L’evento ha visto la partecipazione del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e del ministro dello Sport, Andrea Abodi, entrambi concordi sull’importanza di questa struttura non solo per la città di Venezia, ma anche per l’intera area metropolitana, che include Mestre, Padova e Treviso.

un passo fondamentale per lo sviluppo sportivo

La realizzazione del nuovo stadio rappresenta un passo cruciale per il sviluppo sportivo e culturale della regione. I lavori sono ufficialmente iniziati il 22 settembre 2023 e, secondo il cronoprogramma, si prevede che l’impianto sarà completato entro l’11 ottobre 2027. L’investimento totale per la costruzione ammonta a 93 milioni di euro, una cifra che dimostra l’impegno delle istituzioni nel promuovere la crescita e l’innovazione nel settore sportivo.

  1. La struttura avrà una capienza di 18.500 spettatori.
  2. Sarà dedicata principalmente ad eventi calcistici e rugbistici.
  3. Sorgerà in prossimità dell’Arena, un palazzetto in fase di realizzazione con una capienza di 10.500 posti.

un polo sportivo e culturale all’avanguardia

Il nuovo stadio non solo ospiterà eventi sportivi, ma contribuirà anche a creare un polo sportivo e culturale all’avanguardia. Durante il suo intervento, il sindaco Brugnaro ha sottolineato come questo progetto rappresenti un’opportunità unica per le future generazioni, enfatizzando la necessità di costruire un’infrastruttura che possa servire non solo i cittadini di Mestre e Venezia, ma anche le aree circostanti. “Stiamo creando un luogo di sviluppo urbano e umano”, ha affermato Abodi, evidenziando il progetto come parte di una visione più ampia di progresso e modernizzazione della città metropolitana.

impatto sull’economia locale

Il nuovo stadio avrà un impatto significativo sull’economia locale. La costruzione e la gestione dell’impianto porteranno alla creazione di posti di lavoro, sia durante il periodo di costruzione che nella fase operativa. Inoltre, eventi sportivi e concerti attireranno visitatori da tutto il paese, contribuendo a rivitalizzare il settore turistico nella regione, già fortemente influenzato dalla pandemia di COVID-19.

Nonostante le sfide legate alla realizzazione di un progetto di tale portata, il comune di Venezia ha dimostrato un forte impegno per garantire che il nuovo stadio sia costruito secondo standard elevati, sia in termini di sostenibilità ambientale che di accessibilità. Ampi spazi verdi attorno alla struttura contribuiranno a mantenere l’equilibrio ecologico dell’area, mentre la progettazione architettonica sarà distintiva, cercando di armonizzarsi con il paesaggio circostante e la storicità di Venezia.

In conclusione, la posa della prima pietra segna solo l’inizio di un cammino che trasformerà Tessera in un hub sportivo di riferimento per l’Italia. Non si tratta solo di un nuovo impianto sportivo, ma di un simbolo di ripartenza e crescita per una città che ha sempre fatto della cultura e dello sport le sue colonne portanti. Il nuovo stadio di Venezia potrebbe diventare un modello per altre città italiane, come suggerito dal ministro Abodi, il quale ha invitato altre amministrazioni a seguire l’esempio di Venezia nel promuovere iniziative che uniscano sport, cultura e sviluppo urbano.

L’inaugurazione del nuovo stadio di Venezia rappresenta un evento di grande rilevanza per la città e per l’intera regione. Con la sua progettazione innovativa e l’impegno per la sostenibilità, il nuovo impianto non solo offrirà un luogo per praticare sport, ma diventerà anche un punto di riferimento per eventi culturali, promuovendo la crescita economica e sociale dell’area metropolitana. L’attesa è ora rivolta alla conclusione dei lavori e all’inizio di una nuova era per lo sport a Venezia.

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