
Veleni e geopolitica: la scelta del nuovo presidente del Cio svela nuovi scenari - ©ANSA Photo
Il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) si prepara a un’elezione storica a Costa Navarino, in Grecia, dove il mondo dello sport si riunirà per scegliere un nuovo presidente. Questo evento rappresenta non solo la fine dell’era di Thomas Bach, ma potrebbe anche ridefinire il futuro delle Olimpiadi e dell’intero movimento olimpico. Con la sua decisione di non ricandidarsi dopo dodici anni di presidenza, Bach ha riconosciuto le sfide senza precedenti affrontate durante la crisi Covid-19, un periodo che ha messo a dura prova la sua leadership e ha sollevato interrogativi sulla gestione della pandemia.
Le sfide geopolitiche e sportive
La successione di Bach si presenta complessa, poiché i sette candidati in lizza devono affrontare questioni geopolitiche e sportive di grande rilevanza. Tra le tematiche cruciali vi è la riammissione degli atleti russi ai Giochi Olimpici, un argomento che ha diviso le opinioni. La guerra in Ucraina e le sanzioni internazionali hanno trasformato queste elezioni in un terreno di battaglia sia sportivo che politico. Le Olimpiadi di Parigi 2024 e Los Angeles 2028 pongono ulteriori interrogativi sul futuro del movimento olimpico, in particolare riguardo all’uso dei cinque cerchi olimpici come strumenti di marketing.
- Candidati in lizza: I principali candidati sono Sebastian Coe, Juan Antonio Samaranch junior e Kirsty Coventry.
- Tematiche chiave: Politiche di genere, diritti degli atleti e conflitti di interesse.
- Strategie elettorali: La necessità di alleanze e supporto tra i membri del Cio.
Le politiche di genere e il futuro del movimento olimpico
La gestione delle politiche relative al genere e ai valori genetici è al centro del dibattito. I candidati dovranno prendere decisioni cruciali che potrebbero influenzare radicalmente la direzione del movimento olimpico. La presenza di membri cinesi nel Cio ha sollevato interrogativi su possibili conflitti di interesse, ma Samaranch junior ha rassicurato riguardo alla correttezza della loro partecipazione al voto.
Il sistema elettorale del Cio è complesso: con l’assenza dell’argentino Gerardo Werthein, il quorum per l’elezione scende a 49 voti. Questo scenario richiede una strategia raffinata da parte dei candidati, che devono cercare di ottenere il supporto necessario per vincere. Johan Eliasch, presidente della federazione internazionale di sci, ha sottolineato come la scelta del nuovo presidente avrà implicazioni significative per il futuro dell’olimpismo, una tradizione che dura da oltre 3000 anni.
Un’elezione decisiva per il futuro dello sport
La votazione si svolgerà a porte chiuse e potrebbe richiedere fino a sei tornate per raggiungere un risultato definitivo. Se nessun candidato raggiunge il quorum, il candidato meno votato verrà eliminato e si procederà a un nuovo scrutinio. Questo meccanismo, pur progettato per garantire una scelta democratica, può generare confusione e tensione tra i membri. Kirsty Coventry, nuotatrice olimpionica e attuale ministro dello sport dello Zimbabwe, emerge come una figura chiave per il futuro del movimento olimpico, rappresentando una continuità con le politiche del presidente uscente.
L’elezione di domani non si limiterà a scegliere un nuovo presidente, ma potrebbe anche segnare un punto di svolta per il Cio e per il futuro dello sport internazionale. Con una combinazione di veleni geopolitici e ambizioni personali, il mondo dello sport guarda con ansia a questo conclave decisivo, consapevole che le scelte fatte oggi avranno ripercussioni a lungo termine.