Velasco svela: ‘Non tornerò a guidare la nazionale maschile’

Velasco svela: 'Non tornerò a guidare la nazionale maschile'

Velasco svela: 'Non tornerò a guidare la nazionale maschile' - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

8 Settembre 2025

Il mondo della pallavolo italiana è in fermento dopo la straordinaria vittoria della nazionale femminile ai Campionati Mondiali, un trionfo che ha riempito di orgoglio non solo le atlete, ma anche il loro ct, Julio Velasco. Al suo rientro all’aeroporto di Malpensa, il tecnico ha rilasciato alcune dichiarazioni che hanno colpito l’opinione pubblica, in particolare riguardo a un possibile ritorno alla guida della nazionale maschile.

“Non credo proprio che mi chiederanno di tornare ad allenare la nazionale maschile. Penso che l’intenzione della Federazione sia quella di andare avanti con la femminile, con il contratto che abbiamo fatto. Non vedo perché ci dovrebbe essere quella possibilità”, ha affermato Velasco. Queste parole sembrano chiudere definitivamente la porta a qualsiasi ipotesi di un suo ritorno sulla panchina della nazionale maschile, una squadra che negli ultimi anni ha vissuto momenti altalenanti, alternando buone prestazioni a delusioni.

un cambiamento culturale nella pallavolo italiana

La vittoria del titolo mondiale da parte della squadra femminile non è solo un risultato sportivo, ma rappresenta anche un cambiamento culturale significativo nel panorama della pallavolo italiana. Dopo anni di predominanza sportiva della squadra maschile, le donne hanno dimostrato di poter competere e vincere ai massimi livelli, segnando un nuovo capitolo nella storia dello sport italiano. La Federazione Italiana Pallavolo ha investito molto nel settore femminile, e i risultati sono finalmente arrivati.

Alla cerimonia di accoglienza presso l’aeroporto, Velasco è stato accolto da una folla di tifosi entusiasti, insieme alle quattordici “invincibili” campionesse mondiali. Il clima era festoso, e le atlete erano visibilmente emozionate per l’applauso ricevuto. Tuttavia, il ct ha mostrato segni di impazienza durante le interviste con i giornalisti, soprattutto quando si è toccato il tema del confronto tra le nazionali maschile e femminile. “Ci devo pensare. Col Brasile è stata simile la semifinale”, ha risposto Velasco, cercando di eludere le domande mirate a stabilire chi fosse la squadra più forte.

la pressione del confronto

La tensione è aumentata quando un giornalista ha continuato a insistere sul tema, spingendo Velasco a reagire: “Ma perché mi vuoi far dire cose che hai capito che non voglio dire? Insiste, insiste, insiste – ha detto al cronista – per farmi dire quello che io non voglio dire”. Questa reazione evidenzia non solo la pressione a cui è sottoposto il ct, ma anche la difficoltà di affrontare un dibattito che, per quanto interessante, rischia di sminuire il trionfo delle donne.

La questione del confronto tra le squadre è complessa e delicata. Da un lato, la nazionale maschile ha una storicità che la rende uno dei team più rispettati al mondo, con titoli e vittorie che parlano da soli. Dall’altro lato, la nazionale femminile ha dimostrato di essere in grado di raggiungere vette altrettanto elevate, sfidando i pregiudizi e le aspettative. Questo nuovo equilibrio è fondamentale per il futuro della pallavolo italiana, e Velasco sembra aver compreso l’importanza di non sminuire il successo delle sue atlete.

il futuro della pallavolo italiana

Il contratto di Velasco con la nazionale femminile, che rappresenta un impegno a lungo termine, è un segnale chiaro delle intenzioni della Federazione. La decisione di investire nelle donne non è solo una questione di opportunità, ma anche di riconoscimento del loro talento e delle loro capacità. Negli ultimi anni, le atlete italiane hanno dimostrato di possedere non solo abilità tecniche, ma anche una determinazione e una resilienza che le hanno portate a competere con successo contro le migliori squadre del mondo.

In questo contesto, la figura di Velasco si rivela cruciale. Il suo approccio strategico e la sua esperienza hanno sicuramente contribuito al successo della squadra. Il ct ha saputo costruire un gruppo affiatato, in grado di superare le difficoltà e di affrontare le sfide con grinta e determinazione. La sua leadership è stata fondamentale per creare un ambiente positivo e stimolante, dove ogni atleta ha potuto esprimere al meglio il proprio potenziale.

In sintesi, il viaggio di Julio Velasco e delle sue ragazze è solo all’inizio. Con una nuova generazione di atlete pronte a emergere e un ct impegnato a guidarle verso nuovi traguardi, il futuro della pallavolo italiana sembra luminoso e ricco di promesse. La vittoria ai Mondiali rappresenta un momento di gloria, ma è anche un punto di partenza per nuove sfide. Le aspettative sono alte, e il percorso non sarà facile, ma con un ct come Velasco alla guida, le possibilità di successi futuri sono sicuramente promettenti.

Change privacy settings
×