Velasco svela: 'L'Italia non è un club, quattro atleti rifiutano la convocazione' - ©ANSA Photo
Il mondo della pallavolo italiana è in fermento dopo le recenti dichiarazioni del commissario tecnico della Nazionale femminile, Julio Velasco. La sua annuncia della convocazione delle atlete per la Volleyball Nations League 2025 ha preso una piega inaspettata: quattro giocatrici di spicco, tra cui Pietrini, Chirichella, Bonifacio e Lubian, hanno rifiutato la convocazione. Questa decisione ha suscitato un acceso dibattito, non solo tra gli appassionati di pallavolo, ma anche all’interno del panorama sportivo italiano.
Velasco, figura di spicco nel panorama della pallavolo, ha sottolineato l’importanza della maglia azzurra, affermando che “la maglia azzurra non è un club, è speciale”. Queste parole evidenziano il valore simbolico che rappresenta giocare per la Nazionale e l’impegno richiesto per indossare quell’uniforme prestigiosa. La posizione di Velasco è chiara: è fondamentale comprendere e rispettare le motivazioni delle giocatrici che hanno rifiutato di rispondere alla chiamata della Nazionale, ma è altrettanto importante non considerare l’impegno in Nazionale come una scelta facoltativa.
Il ct ha aggiunto: “Nessuno pensi di poter decidere ogni anno se venire o no in Nazionale. Per me la porta è quasi chiusa. Un no è sempre un no”. Queste affermazioni riflettono una certa rigidità da parte del tecnico, che sembra non voler tollerare una visione della Nazionale come un’opzione secondaria rispetto agli impegni con i club. È accettabile avere problemi personali o professionali, ma non è giustificabile prendere una pausa prolungata dalla squadra azzurra.
La questione dei rifiuti da parte delle giocatrici è complessa e merita attenzione. Le atlete di alto livello come Pietrini, Chirichella, Bonifacio e Lubian potrebbero aver preso questa decisione per vari motivi, tra cui:
Tuttavia, la scelta di rifiutare la convocazione solleva interrogativi sulla percezione della Nazionale e sull’equilibrio tra vita professionale e vita privata.
Durante la conferenza stampa, Velasco ha anche toccato un tema caldo: la presenza dei giovani nel campionato italiano di pallavolo. Ha affermato che “Yamal in Italia credo che non giocherebbe. Soprattutto non avrebbe giocato un anno fa. Come anche Pedri, che ha 18 anni”. Queste dichiarazioni rivelano una certa preoccupazione riguardo alla fiducia che le società italiane ripongono nei giovani atleti. Velasco ha sottolineato che c’è una certa esterofilia e sfiducia nei confronti dei giovani, che vengono spesso ritenuti non pronti a competere a livelli elevati.
La questione è delicata e presenta molte sfaccettature. In un contesto sportivo in cui i giovani talenti emergenti stanno conquistando i palcoscenici internazionali, la pallavolo italiana sembra ancora frenata da pregiudizi e resistenze. Velasco ha ribadito l’importanza di cambiare questa mentalità, affermando che è essenziale dare più fiducia ai giovani anche nella Serie A. “Noi lavoreremo per questo”, ha concluso, indicando una chiara intenzione di promuovere un ambiente più favorevole all’emergere di giovani talenti.
La questione del rapporto tra club e Nazionale è un tema ricorrente nel mondo della pallavolo e in molti sport. Le scelte delle atlete di non rispondere alla convocazione della Nazionale, soprattutto in un periodo cruciale per la preparazione a competizioni internazionali, possono avere un impatto significativo sul futuro della squadra.
In un contesto sportivo che richiede sempre maggiori impegni e professionalità, la sfida per Velasco e il suo staff sarà quella di trovare un equilibrio tra le esigenze delle atlete e le necessità della Nazionale. La costruzione di una squadra competitiva richiede non solo talento, ma anche un forte spirito di squadra e un senso di appartenenza che va oltre il semplice impegno professionale.
Il cammino verso la Volleyball Nations League 2025 si preannuncia complesso e ricco di sfide per la Nazionale femminile di pallavolo. Con la speranza che le atlete possano riconsiderare le loro scelte e tornare a indossare la maglia azzurra, Velasco e il suo team dovranno lavorare intensamente per costruire un futuro luminoso per il volley italiano.
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