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Vanoli e Toro: le ultime 9 partite come finali per la salvezza

L’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, ha lanciato un chiaro messaggio ai suoi giocatori in vista delle ultime nove partite di campionato: affrontarle come se fossero tutte finali. Questa strategia mira a mantenere alta la motivazione della squadra granata, che non ha ambizioni di classifica per questa stagione, ma punta a costruire una mentalità vincente e a chiudere la stagione nel migliore dei modi. Il Torino sta preparando la difficile trasferta di Roma, dove affronterà una Lazio reduce da una pesante sconfitta contro il Bologna.

Obiettivi e spirito di squadra

Vanoli ha sottolineato che l’obiettivo è riprendere il discorso interrotto prima della sosta per le nazionali. Infatti, il Torino ha collezionato risultati positivi, perdendo solo una volta nelle ultime dodici partite. “Le gare più difficili sono sempre quelle prima e dopo la sosta”, ha spiegato l’allenatore. “Ma ora abbiamo lo spirito di una squadra che vuole provare a costruire qualcosa”. Questo spirito di squadra è cruciale per affrontare le sfide future e per continuare a crescere non solo a livello tecnico, ma anche a livello mentale.

La sfida con la Lazio

La Lazio, avversario di turno, si presenta come una squadra arrabbiata e motivata. Dopo il pesante 5-0 subito contro il Bologna, i biancocelesti saranno determinati a riscattarsi e a mantenere viva la loro corsa per un posto in Champions League. Vanoli non sottovaluta la forza dell’avversario: “Troveremo una squadra forte e arrabbiata, e dovremo capire i momenti della partita”, ha dichiarato. La chiave del match, secondo il tecnico, sarà l’attenzione, che dovrà essere massima per evitare di subire la reazione della Lazio.

Situazione infortuni e concorrenza

Il Torino si presenta praticamente al completo per questa sfida cruciale. Seppur con l’assenza di Salama, i granata possono contare sul recupero di Lazaro e Walukiewicz, mentre i nazionali sono tornati in buone condizioni, con Gineitis che ha addirittura segnato con la sua nazionale. Questo è fondamentale per il morale della squadra, che può contare su giocatori in forma e desiderosi di mettersi in mostra.

Non mancano, però, le questioni delicate da gestire. Vanoli ha commentato la situazione di Maripan, coinvolto in presunti problemi legali legati a accuse di revenge porn da parte della sua ex. “L’ho visto sereno”, ha rassicurato l’allenatore, evidenziando che la preoccupazione principale del difensore era legata a un sovraccarico muscolare. La priorità per Maripan è ora concentrarsi sulla corsa del Cile al Mondiale, che si è complicata e richiede la massima attenzione da parte sua.

Un’altra situazione da monitorare è il ritorno di Ilic. Vanoli ha chiarito che non ci sono litigi con il giocatore, ma ha sottolineato l’importanza della concorrenza all’interno della squadra. “Con la concorrenza serve dare di più”, ha affermato. Avere una rosa competitiva è un aspetto positivo per alzare il livello complessivo della squadra, e Vanoli è consapevole di quanto sia cruciale mantenere alta la competitività tra i suoi giocatori.

Il Torino, quindi, si prepara ad affrontare la Lazio con determinazione e spirito di squadra. Ogni partita da qui alla fine della stagione sarà affrontata come una finale, con l’obiettivo di chiudere il campionato con risultati positivi e costruire una base solida per la prossima stagione. La mentalità di affrontare ogni sfida con serietà e concentrazione è fondamentale, e Vanoli sta cercando di instillare questo pensiero in ogni membro della sua squadra.

In questo finale di campionato, i granata hanno l’opportunità di dimostrare il loro valore e di confermarsi come una squadra competitiva. L’attenzione alla preparazione e la cura dei dettagli saranno determinanti per affrontare al meglio le sfide che si presenteranno. Con un gruppo motivato e desideroso di mettersi in gioco, il Torino punta a chiudere la stagione con un colpo d’orgoglio, continuando a costruire un’identità di gioco che possa portare successi futuri.

Con Paolo Vanoli al timone, il Torino non vuole perdere l’occasione di dimostrare a se stesso e ai propri tifosi che la determinazione e lo spirito di squadra possono fare la differenza anche in un momento di difficoltà. La sfida contro la Lazio rappresenta un primo passo in questo percorso, e i granata sono pronti a lottare per ottenere il massimo da ogni partita.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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