
Us Open: la delusione di Molinari, Migliozzi e Pavan al taglio finale - ©ANSA Photo
La 125ª edizione dello US Open, uno dei tornei di golf più prestigiosi al mondo, si sta svolgendo presso l’Oakmont Country Club in Pennsylvania, un percorso noto per la sua difficoltà e le sue sfide tecniche. Purtroppo, gli atleti italiani Guido Migliozzi, Edoardo Molinari e Andrea Pavan non sono riusciti a superare il taglio dopo la seconda giornata, un risultato che evidenzia le difficoltà incontrate sul campo.
La performance degli azzurri
Gli azzurri erano tra i 156 partecipanti al torneo, che includeva 49 dei migliori 50 giocatori al mondo. L’alta competitività e l’intensità del torneo hanno messo a dura prova anche i golfisti più esperti. Edoardo Molinari ha chiuso il torneo con un punteggio di +8 sul par, classificandosi al 68° posto, mancando il taglio per un solo colpo. Un risultato che lascia l’amaro in bocca, considerando che Molinari ha già dimostrato in passato di avere le capacità per competere ai massimi livelli, come dimostrato dal suo trionfo al Open Championship nel 2018.
D’altra parte, Guido Migliozzi e Andrea Pavan hanno avuto una performance ancora più difficile, terminando con punteggi rispettivamente di +18 e +19. Migliozzi, in particolare, ha faticato a trovare il ritmo sul percorso di Oakmont, noto per le sue buche insidiose e i green veloci. Pavan, anch’esso in cerca di una prestazione migliore, ha dovuto affrontare una serie di errori che hanno compromesso il suo torneo.
La classifica e i leader del torneo
Questo US Open ha visto un campo di partecipanti di altissimo livello, con tutti i top players pronti a dare il massimo. In testa alla classifica troviamo il golfista americano Sam Burns, attualmente al numero 22 del ranking mondiale. Burns ha chiuso il secondo giro con un eccellente punteggio di 65 colpi, -5 sul par, portandosi così in cima alla classifica con un totale di -3. La sua performance ha messo in mostra un gioco solido e una grande capacità di affrontare le insidie del campo.
A seguire Burns, troviamo J.J. Spaun, che aveva iniziato il torneo in testa giovedì sera, ma ora è staccato di un colpo, insieme al norvegese Viktor Hovland, che continua a dimostrarsi uno dei giovani talenti più promettenti del circuito. Hovland, già vincitore di eventi del PGA Tour, sta costruendo una carriera solida e il suo posizionamento in cima alla classifica di questo Major non fa altro che confermare le aspettative su di lui.
La situazione dei favoriti
Tra i favoriti di inizio torneo, Scottie Scheffler, attuale numero 1 al mondo, sta vivendo un momento difficile, trovandosi attualmente al 23° posto con un punteggio di +4, a sette colpi dal leader. Scheffler, noto per il suo gioco consistente e la sua abilità nel gestire le pressioni dei Major, avrà bisogno di un recupero deciso per cercare di rimanere in corsa sebbene il tempo stringa. Il campione in carica, Bryson DeChambeau, ha invece scritto una pagina triste della sua partecipazione, non riuscendo a superare il taglio e concludendo il torneo al 91° posto con +10.
Rory McIlroy, vincitore del Masters lo scorso aprile, è riuscito a passare il taglio ma solo con grande fatica. Con un punteggio di +6, il nordirlandese si trova attualmente al 45° posto e dovrà migliorare nelle prossime giornate se spera di emergere tra i leader del torneo. McIlroy, che ha già dimostrato di avere un grande talento e una notevole esperienza nei Major, ha bisogno di ritrovare il suo miglior gioco per scalare la classifica.
L’US Open, con il suo mix di tradizione e competizione, continua a riservare sorprese e colpi di scena. La difficoltà del percorso di Oakmont, con le sue buche impegnative e le condizioni meteorologiche che possono cambiare rapidamente, ha messo alla prova anche i migliori golfisti del mondo. La pressione dei Major è palpabile e ogni colpo può fare la differenza tra il successo e il fallimento.
Con i tre italiani in gara che non hanno superato il taglio, l’attenzione si sposta ora su come i golfisti azzurri potranno prepararsi per le future competizioni. Le sfide affrontate in tornei di questo calibro possono essere preziose per la crescita e l’evoluzione del loro gioco. L’esperienza accumulata in un contesto così competitivo può servire a migliorare le loro prestazioni nei prossimi eventi, sia a livello nazionale che internazionale.
L’US Open continua a offrire spettacolo e competizione, mentre i golfisti si preparano per il weekend decisivo. Con i leader che si contendono il titolo e i migliori golfisti del mondo che cercano di ritrovare il loro ritmo, il torneo promette di regalare emozioni e colpi di scena fino alla fine.