Un’icona della velocità: il ricordo di Andrea de Adamich, pilota e voce della F1

Un'icona della velocità: il ricordo di Andrea de Adamich, pilota e voce della F1

Un'icona della velocità: il ricordo di Andrea de Adamich, pilota e voce della F1 - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

5 Novembre 2025

Il mondo dell’automobilismo è in lutto per la scomparsa di Andrea de Adamich, un’icona del motorsport italiano che ci ha lasciato all’età di 84 anni. La sua vita è stata un viaggio straordinario, caratterizzato da una carriera automobilistica che ha attraversato decenni e da un’importante attività di commentatore che ha reso le corse accessibili a milioni di appassionati. De Adamich ha rappresentato non solo un pilota di talento, ma anche una voce autorevole nel mondo della Formula 1.

Gli inizi di una carriera straordinaria

Nato il 23 dicembre 1938 a Trieste, Andrea de Adamich ha iniziato la sua carriera nel mondo delle corse sin da giovane. Ecco alcune tappe fondamentali della sua carriera:

  1. 1965: Vince il titolo di Campione di Formula 3.
  2. 1966: Si aggiudica il Campionato Europeo Turismo con l’Alfa Romeo.
  3. 1968: Debutta in Formula 1 con la Ferrari, una delle scuderie più prestigiose.

La sua abilità alla guida e la sensibilità per le dinamiche delle corse lo hanno portato a emergere rapidamente tra i migliori piloti del suo tempo. Ha corso per team leggendari come McLaren, March, Surtees e Brabham, confrontandosi con nomi del calibro di Jackie Stewart e Emerson Fittipaldi.

Un incidente che segna la carriera

La carriera di De Adamich in Formula 1 si è conclusa in modo drammatico nel 1973 durante il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone. Un incidente che ha coinvolto dieci monoposto, innescato da un testacoda di Jody Scheckter, lo ha costretto a restare intrappolato nella sua Brabham per circa un’ora. Le conseguenze sono state gravi: entrambe le gambe fratturate, un duro colpo per un pilota che aveva dedicato la sua vita alla velocità e alla competizione. Nonostante questo tragico evento, De Adamich ha continuato a correre in competizioni automobilistiche con vetture sportive, affermandosi come un pilota versatile.

La transizione a commentatore

Negli anni ’80, De Adamich intraprende una nuova fase della sua carriera come commentatore e telecronista. Grazie al suo carisma e alla sua profonda conoscenza del motorsport, diventa una figura di riferimento per gli appassionati di Formula 1 in Italia. La sua voce ha accompagnato le gesta dei piloti in pista, rendendo ogni gara un evento da seguire con entusiasmo. È stato uno dei pionieri della televisione privata in Italia, conducendo il programma “Grand Prix” e successivamente diventando la voce dei Gran Premi su Mediaset.

La sua capacità di analizzare le gare, unita a una narrazione coinvolgente, ha reso Andrea de Adamich uno dei telecronisti più amati del panorama sportivo italiano. Il suo stile unico ha contribuito a far crescere l’interesse per la Formula 1 nel nostro paese, trasmettendo l’emozione della competizione a generazioni di tifosi.

La notizia della sua scomparsa ha suscitato un’ondata di commozione tra gli appassionati di motorsport e tra i colleghi che hanno avuto la fortuna di collaborare con lui. Andrea de Adamich rimarrà per sempre nella memoria collettiva degli appassionati di automobilismo, non solo per i suoi successi in pista, ma anche per il suo impegno nel rendere le corse un’esperienza condivisa e appassionante. La sua eredità continua a vivere attraverso le generazioni di piloti e tifosi che hanno trovato ispirazione nel suo straordinario percorso.

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