
Under 21: Angori e Doumbia fanno il loro debutto in azzurro - ©ANSA Photo
Il mondo del calcio giovanile italiano si prepara a festeggiare due nuove promesse: Samuele Angori e Issa Doumbia, entrambi classe 2003, sono stati convocati per la prima volta nella Nazionale Under 21. Angori, difensore esterno del Pisa, e Doumbia, centrocampista del Venezia, rappresentano un importante passo in avanti per il loro sviluppo calcistico e per il futuro della Nazionale.
La convocazione e le amichevoli
L’allenatore degli Azzurrini, Carmine Nunziata, ha reso nota la lista dei 26 convocati per due amichevoli di preparazione in vista degli Europei di giugno, che si svolgeranno in Slovacchia. Le partite sono in programma per:
- Venerdì 21 ottobre contro l’Olanda, allo stadio “Penzo” di Venezia.
- Lunedì 24 ottobre contro la Danimarca, al “Tombolato” di Cittadella.
Entrambi gli incontri inizieranno alle 18.15 e saranno trasmessi in diretta su Rai 2, offrendo così l’opportunità ai tifosi di seguire le nuove leve del calcio italiano.
L’importanza del raduno
Il raduno della squadra è fissato per la mattinata di lunedì 17 ottobre a Galzignano Terme, in provincia di Padova. Questo è un momento cruciale per i giovani calciatori, che avranno l’opportunità di mettersi in mostra e di guadagnarsi un posto nella squadra che parteciperà al torneo europeo. La chiamata di Angori e Doumbia è particolarmente significativa non solo per i loro club, ma anche per l’intero movimento calcistico italiano.
I talenti in campo
Angori ha iniziato la sua carriera nel settore giovanile del Pisa, dimostrando qualità tecniche e fisiche che lo rendono un difensore promettente. La sua abilità nel leggere il gioco e nel chiudere le linee di passaggio avversarie lo ha reso un giocatore chiave nella formazione toscana. Dall’altra parte, Issa Doumbia ha impressionato con il suo stile di gioco dinamico e la capacità di gestire il centrocampo. Arrivato al Venezia dopo aver passato diverse stagioni nel settore giovanile, Doumbia ha già avuto un impatto significativo nella squadra.
La lista completa dei convocati riflette il talento e la varietà presente nel calcio giovanile italiano. Oltre ad Angori e Doumbia, Nunziata ha selezionato un mix di giocatori provenienti da diverse squadre di Serie A e B. Tra i portieri si trovano:
- Sebastiano Desplanches (Palermo)
- Jacopo Sassi (Crotone)
- Gioele Zacchi (Latina)
La difesa include nomi come:
- Nicolò Bertola (Spezia)
- Diego Coppola e Daniele Ghilardi (Verona)
- Marco Palestra (Atalanta)
- Lorenzo Pirola (Olympiacos)
Il centrocampo è ricco di prospetti interessanti, tra cui Tommaso Baldanzi (Roma) e Fabio Miretti (Genoa), insieme a talenti come Giovanni Fabbian (Bologna) e Christian Volpato (Sassuolo). La linea d’attacco vede la presenza di giovani promettenti come Wilfried Gnonto (Leeds) e Sebastiano Esposito (Empoli).
Queste amichevoli rappresentano non solo un’opportunità per Angori e Doumbia di dimostrare il loro valore, ma anche un’importante occasione per il coach Nunziata per testare la squadra in vista della competizione europea. Gli Europei di giugno in Slovacchia non saranno solo un banco di prova per i giocatori, ma anche un’importante vetrina per il calcio giovanile italiano, che ha bisogno di tornare ai vertici del calcio europeo.
Il percorso verso la costruzione di una squadra forte e competitiva richiede tempo e pazienza, ma la presenza di giovani talenti come Angori e Doumbia offre una speranza concreta per il futuro. La Nazionale Under 21 ha sempre avuto una tradizione di sviluppo di talenti, e la convocazione di questi due giocatori rappresenta un segno che il lavoro svolto dai club e dalle federazioni sta dando i suoi frutti.
In un contesto in cui il calcio italiano sta cercando di ritrovare il suo antico splendore, il focus sui giovani rappresenta una strategia fondamentale. La speranza è che, attraverso questi giovani calciatori, l’Italia possa tornare a competere ai massimi livelli, sia a livello giovanile che nella Nazionale maggiore. La sfida per Angori, Doumbia e i loro compagni di squadra è solo all’inizio, ma il potenziale è innegabile e il futuro del calcio italiano sembra promettente.