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Una storica prima: un’arbitra transgender dirige una gara internazionale

Lunedì 17 marzo 2025 segnerà una data storica per il mondo del calcio e dello sport in generale. Infatti, per la prima volta, un’arbitra transgender, Sapir Berman, dirigerà una partita internazionale ufficiale. Designata dall’UEFA per arbitrare un incontro di qualificazione per gli Europei femminili under 17 tra Irlanda del Nord e Montenegro a Belfast, questo evento rappresenta un passo significativo verso l’inclusione e la diversità nel mondo dello sport, un tema sempre più attuale e rilevante.

Sapir Berman, un’arbitra israeliana di 30 anni, ha annunciato la sua transizione nel 2021 e ha dichiarato che diventare arbitra internazionale è per lei “un grande onore, un grande orgoglio”. Ha espresso la sua determinazione a rappresentare il proprio Paese e a difendere le sue sorelle della comunità LGBTQ+. Le sue parole riflettono non solo il suo impegno professionale, ma anche la sua aspirazione di essere un modello di riferimento per le giovani atlete e per tutti coloro che si identificano come parte della comunità LGBTQ+.

l’importanza della visibilità

La visibilità degli atleti transgender nello sport professionistico è cruciale. Berman considera la sua presenza un potente strumento per promuovere il riconoscimento della comunità LGBTQ+. Ha affermato: “Quando le giovani giocatrici vedono la diversità sul campo, aiuta a rendere normale l’inclusione e invia un forte messaggio che ciò che conta davvero è il talento e l’impegno“. Questa affermazione sottolinea l’importanza della rappresentanza e dell’accettazione in un ambiente competitivo, dove le pressioni possono essere elevate.

un passo verso l’inclusione

Berman non è la prima arbitra transgender a entrare nella storia dello sport, ma la sua designazione per un incontro internazionale segna una nuova era. Nel 2018, l’inglese Lucy Clark è stata la prima transessuale al mondo a arbitrare una partita nel campionato semiprofessionista inglese, ma non ha mai avuto l’opportunità di dirigere in un torneo internazionale. Questo mette in evidenza come, nonostante i progressi, ci sia ancora molto da fare per garantire che tutti gli atleti, indipendentemente dalla loro identità di genere, abbiano accesso alle stesse opportunità.

il futuro dello sport

Sapir Berman ha una carriera consolidata, essendo arbitra da 14 anni nella Prima Lega israeliana maschile, dove si è affermata come una delle migliori nel suo campo. La sua designazione per un incontro internazionale giunge in un periodo in cui il dibattito sull’inclusione degli atleti transgender nelle competizioni sportive è più acceso che mai. Le norme sulla partecipazione degli atleti transgender sono tornate alla ribalta, evidenziando la necessità di trovare un equilibrio tra inclusione e fair play.

La partita di qualificazione tra Irlanda del Nord e Montenegro non sarà semplicemente un incontro di calcio, ma un momento storico che potrà ispirare molti, soprattutto le giovani atlete. La presenza di Berman sul campo dimostra che le donne e le persone transgender possono avere ruoli di leadership nello sport, mostrando che la diversità è un valore fondamentale per la crescita e lo sviluppo della comunità sportiva.

L’UEFA, attraverso la designazione di Berman, sta inviando un messaggio chiaro: il calcio è per tutti e deve essere un ambiente inclusivo, dove ciascuno possa sentirsi rappresentato e accettato. Il cammino verso un’inclusione totale nel mondo dello sport è ancora lungo, ma eventi come quello di lunedì 17 marzo 2025 rappresentano un passo importante in direzione di una maggiore accettazione e celebrazione della diversità. Sapir Berman non è solo un’arbitra, ma un simbolo di cambiamento, un faro di speranza per coloro che aspirano a realizzare i propri sogni, nonostante le barriere che possono trovarsi lungo il cammino.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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