Un viaggio tra le 132 stelle del Parco dei Principi del 13 novembre

Un viaggio tra le 132 stelle del Parco dei Principi del 13 novembre

Un viaggio tra le 132 stelle del Parco dei Principi del 13 novembre - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

13 Novembre 2025

Questa sera, il Parco dei Principi ha offerto un commovente omaggio alle vittime degli attentati terroristici del 13 novembre 2015, in occasione della partita di qualificazione alla Coppa del Mondo tra Francia e Ucraina. Un evento che ha riunito tifosi, giocatori e personalità di spicco in un momento di riflessione e ricordo, esprimendo la solidarietà e la resilienza di una nazione che ha affrontato una delle notti più buie della sua storia recente.

il ricordo del 13 novembre 2015

Il 13 novembre 2015, Parigi fu teatro di una serie di attacchi coordinati che causarono la morte di 130 persone e ferirono oltre 400 individui. Quegli eventi tragici segnarono profondamente non solo la Francia ma il mondo intero, sollevando interrogativi sulla sicurezza, la tolleranza e la libertà. Per commemorare il decimo anniversario di quella notte terribile, il Parco dei Principi ha ripreso il simbolo delle stelle, utilizzato in precedenza durante la cerimonia di inaugurazione del Giardino del Ricordo all’Hotel de Ville. Qui, 132 stelle si sono accese nel cielo parigino, ognuna rappresentante una vittima di quell’orrenda serata.

un gesto di unità e rispetto

I tifosi accorsi allo stadio hanno voluto rendere omaggio a queste vittime con un grande striscione recante la scritta “alle nostre 132 stelle del 13 novembre“, un gesto che ha unito i presenti in un sentimento di vicinanza e rispetto. La presenza di François Hollande, ex presidente della Repubblica francese, ha ulteriormente amplificato il significato di questa commemorazione. Hollande si trovava allo Stade de France quella sera, per assistere all’amichevole tra Francia e Germania, una partita che fu interrotta da un’esplosione avvertita all’interno dello stadio. Anche se all’interno dello Stade de France ci fu solo una vittima, l’autista di un bus parcheggiato nelle vicinanze, il ricordo di quella notte è ancora vivo nella memoria collettiva della nazione.

celebrazione della libertà

Durante l’esecuzione dell’inno nazionale, il Parco dei Principi ha proiettato immagini della Torre Eiffel, illuminata nei colori blu, bianco e rosso, simboli della bandiera francese. Accanto a queste immagini, la parola “Liberté” è apparsa, evocando i valori fondamentali della Repubblica francese. Questi momenti di celebrazione della libertà e della vita sono stati intervallati da un minuto di silenzio, rispettato da tutti i presenti, un atto di rispetto e contemplazione che ha unito i cuori di tutti gli spettatori.

Al 16° minuto della partita, momento in cui nel 2015 si fermò il mondo calcistico per l’esplosione, i 45.000 spettatori del Parco dei Principi hanno acceso le luci dei loro cellulari, creando un cielo stellato che ha reso omaggio alle 132 stelle. Le luci brillanti, unite dallo striscione esposto in tribuna, hanno rappresentato una manifestazione di unità che ha toccato profondamente il cuore di tutti i presenti. Questo gesto ha ricordato che, nonostante il dolore e la perdita, la comunità è in grado di rialzarsi, di continuare a brillare, come le stelle che rappresentano le vittime.

Il Parco dei Principi, stadio storicamente legato all’AS Paris Saint-Germain, ha un’importanza particolare nella cultura calcistica francese. Non è solo un luogo di sport, ma anche un simbolo di aggregazione e identità nazionale. Ogni partita, ogni evento, porta con sé la storia di una nazione, e stasera, più che mai, questo legame è stato messo in evidenza. Il calcio, in quanto sport, ha un potere unico di unire le persone, di creare momenti di gioia e, in occasioni come questa, di riflessione profonda.

La commemorazione di stasera è stata un chiaro messaggio di speranza e di resistenza. La Francia, pur segnata dal dolore e dalle cicatrici del passato, continua a guardare al futuro con determinazione. La memoria delle vittime del 13 novembre non è solo un ricordo di ciò che è stato perso, ma una spinta a perseguire la pace, l’unità e la tolleranza in un mondo che, come dimostrano gli eventi recenti, ha ancora molta strada da fare.

Il calcio, dunque, si è trasformato in un palcoscenico per l’umanità, per celebrare la vita e ricordare coloro che non ci sono più. La celebrazione di stasera al Parco dei Principi ha dimostrato che anche nei momenti di tristezza, è possibile trovare un motivo per unirsi e continuare a lottare per un futuro migliore.

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