Un pilota italiano potrebbe presto tornare in Formula 1, ma l’entusiasmo dei tifosi si scontra col realismo del noto esperto
Un pilota italiano in Formula 1 manca ormai dal lontano dicembre 2021, quando Antonio Giovinazzi – classe 1993 di Martina Franca – corse il suo ultimo Gran Premio, ad Abu Dhabi, a bordo della Alfa-Sauber. Presto, tuttavia, la bandiera Tricolore potrebbe tornare a sventolare nel paddock grazie all’entrata in scena di un giovane talento emiliano.
Ci riferiamo ad Andrea Kimi Antonelli, 17enne nativo di Bologna che da qualche anno a questa parte è sotto contratto con la Mercedes. L’enfant prodige nostrano è attualmente impegnato nel campionato di Formula 2 con Prema Powerteam, dopo aver fatto incetta di successi nelle categoria inferiori.
Non è da escludersi, però, che già quest’anno possa fare il proprio esordio nel Circus diventando uno dei più giovani alfieri della storia.
Stando alle ultime indiscrezioni, infatti, la Williams – complice la stretta collaborazione con la stella a tre punte in tema di motori – starebbe pensando di puntare proprio sull’italiano per sostituire il deludente Logan Sargeant. Sempre stando a quanto si vocifera, il ribaltone potrebbe avvenire entro l’estate.
Antonelli in Formula 1: “C’è un problema
Inoltre, c’è da dire che Antonelli rappresenta il primo candidato a raccogliere l’eredita di Lewis Hamilton. Come noto, nel 2025 il sette volte iridato approderà a Maranello per iniziare un nuova avventura con la tuta della Ferrari. E il team principal della Mercedes, Toto Wolff, sta seriamente valutando l’idea di affidare a Kimi il sedile oggi occupato dal campione britannico.
Un’idea suggestiva e coraggiosa, ma che in quanto tale prevede anche qualche rischio. Ne è convinto un noto volto del giornalismo italiano esperto di corse automobilistiche.
Il collega in questione è Giorgio Terruzzi, editorialista per Il Corriere della Sera ed Autosprint, il quale si è così espresso alla trasmissione “Tutti convocati” in onda su Radio24: “Antonelli in Mercedes? Ci sono tutti i presupposti per sperare che possa essere una bella storia, ma il problema è vedere come regge la testa quando fai quel salto lì, c’è da augurarsi che sbocci come Piastri”.
E in effetti, i salti di categoria sono sempre un qualcosa di molto difficile da gestire per gli sportivi, soprattutto per quelli più giovani. Staremo a vedere come eventualmente il nostro Kimi riuscirà a destreggiarsi in questa nuova prestigiosa sfida che si prospetta all’orizzonte.