Clamoroso ribaltone nel mondo dello sport: un altro allenatore è costretto all’addio dopo i risultati non entusiasmanti di questa stagione.
Non è semplice essere un allenatore nel mondo dello sport. Siamo abituati a frequenti esoneri o divorzi improvvisi, ad esempio, tra tecnici e club di calcio, ma anche di basket o pallavolo. Non va però molto meglio ai coach che si dedicano a specialità individuali. Basta chiedere agli allenatori di tennis per averne conferma.
In giorni in cui si decidono le sorti di diversi allenatori anche nel campionato italiano di calcio, infatti, il mondo del tennis è scosso da una notizia clamorosa. Dopo tanti rumor, voci di corridoio e bisbigli di vario genere, è arrivata l’ufficialità: un grande campione ha divorziato dal suo coach.
Non sono bastati i risultati, discreti, ottenuti in questa stagione. Evidentemente ci si aspettava qualcosa di più, considerando che, alla stessa età, Djokovic sta continuando a dominare il circuito in lungo e in largo. Quando c’è il talento, quindi, nulla è impossibile, anche sfidare lo scorrere del tempo.
Una convinzione che in cuor suo deve aver avuto anche Andy Murray. Così, desideroso di regalarsi un’ultima chance nel circuito il prossimo anno, ha deciso di giocarsi il tutto per tutto è ha dato il benservito al suo storico coach. Per la terza volta.
Murray ‘scarica’ Ivan Lendl: divorzio nel mondo del tennis
È un rapporto di odi et amo quello che ha unito fin qui il campione scozzese e l’ex leggenda del tennis mondiale Ivan Lendl. Insieme hanno conquistato importanti traguardi, soprattutto tre titoli dello Slam in un periodo in cui imperversavano non solo Djokovic, ma anche Nadal e Federer.
Per frenare il crollo nei risultati degli ultimi anni di Murray non è bastato nemmeno il supporto di Lendl, chiamato dal tennista scozzese per la terza volta al suo angolo, e per la terza volta lasciato andare al termine di una stagione con più ombre che luci.
Vero che negli ultimi mesi, con lavoro costante e una programmazione precisa, Lendl è riuscito a riportare Andy nella top 50, permettendogli anche di vincere tre titoli in stagione, seppur a livello Challenger. Ma i flop negli Slam sono risultati imperdonabili per lo scozzese, che non avrebbe mai immaginato di uscire al secondo turno sia a Wimbledon che agli Us Open.
Per questo motivo ha scelto di separare le strade dall’ex tennista ceco, affidandosi a un team composto da Johnny O’Mara, Mark Hilton e Louis Cayer in vista di una stagione che potrebbe essere l’ultima, ma in cui coltiva un grande sogno: giocare nuovamente un torneo olimpico, e possibilmente da protagonista.
