
Uefa rifiuta l'idea del Mondiale a 64 squadre: perché è una pessima proposta - ©ANSA Photo
L’idea di un Mondiale di calcio con 64 squadre ha suscitato un acceso dibattito nel mondo del calcio, portando l’UEFA a esprimere una netta opposizione a questa proposta. Durante un congresso a Belgrado, il presidente dell’UEFA, Aleksander Ceferin, ha definito l’espansione del torneo a un numero così elevato di nazionali come “una pessima idea”. Questo incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti delle federazioni calcistiche europee, impegnati a discutere vari temi, tra cui le problematiche delle competizioni internazionali.
L’ipotesi di includere 64 squadre nel Mondiale è stata avanzata il 5 marzo scorso durante un incontro del Consiglio FIFA, su proposta di Ignacio Alonso, presidente della Federcalcio uruguaiana. Questa proposta arriva in un contesto in cui il Mondiale maschile passerà da 32 a 48 squadre a partire dall’edizione del 2026, che si svolgerà in Stati Uniti, Messico e Canada. La FIFA ha descritto l’idea come “spontanea”, ma la posizione del presidente Gianni Infantino rimane incerta.
problematiche legate all’espansione
Ceferin ha evidenziato diverse problematiche connesse a una tale espansione, affermando che “non è una buona idea per la Coppa del Mondo in sé, e non è nemmeno una buona idea per le nostre qualificazioni”. Ha sottolineato che ogni confederazione è responsabile delle proprie qualificazioni e che un Mondiale con 64 squadre potrebbe complicare ulteriormente un sistema già complesso. Inoltre, l’aumento del numero di partite potrebbe sovraccaricare i giocatori, già impegnati in un fitto calendario.
- Complicazioni nelle qualificazioni: un sistema già complesso potrebbe diventare ingestibile.
- Sovraccarico dei giocatori: un numero maggiore di partite potrebbe influire sulla salute degli atleti.
- Qualità del torneo: l’espansione potrebbe compromettere l’alto livello di competizione.
tensioni tra uefa e fifa
Il presidente dell’UEFA ha espresso sorpresa per il fatto che un’idea di questo tipo non fosse mai emersa prima del Consiglio FIFA, rivelando una tensione crescente tra l’UEFA e la FIFA. Questa relazione tesa è stata evidente in altre occasioni, soprattutto riguardo all’influenza crescente della FIFA nel panorama calcistico internazionale. Con l’introduzione di nuove competizioni, come la Coppa del Mondo per club a 32 squadre, prevista per la prossima estate, il già denso calendario calcistico potrebbe complicarsi ulteriormente.
La Coppa del Mondo 2030, che celebrerà il centenario della competizione, è stata assegnata a un girone di paesi, tra cui Spagna, Portogallo e Marocco. L’aggiunta di più squadre potrebbe cambiare radicalmente la percezione della competizione, e Ceferin ha sottolineato l’importanza di mantenere alta la qualità del torneo. Un allargamento eccessivo potrebbe compromettere proprio questo aspetto.
l’equilibrio tra quantità e qualità
Il dibattito sull’espansione della Coppa del Mondo non è nuovo; in passato ci sono stati tentativi di modificare il numero di squadre partecipanti. Tuttavia, la preoccupazione principale rimane quella di garantire un equilibrio tra l’aumento del numero di partecipanti e la qualità del gioco.
Molti esperti e appassionati di calcio temono che un Mondiale con 64 squadre possa portare a partite di scarso livello, evidenziando le differenze tra le nazionali più forti e quelle meno competitive. In un contesto in cui il calcio cerca di mantenere la sua posizione di evento di punta a livello globale, l’analisi delle proposte di espansione diventa cruciale.
La FIFA deve considerare non solo l’aspetto commerciale e il potenziale aumento di introiti derivanti da un numero maggiore di partite, ma anche l’esperienza dei tifosi e la qualità del prodotto finale. La resistenza dell’UEFA a questa proposta riflette una crescente preoccupazione tra le federazioni europee riguardo al loro ruolo nel panorama calcistico mondiale.
Con l’avvicinarsi della Coppa del Mondo 2026, che sarà il primo torneo a includere 48 squadre, i dibattiti su come strutturare il futuro delle competizioni internazionali diventeranno sempre più intensi. La questione dell’allargamento a 64 squadre continuerà a essere al centro delle discussioni nei prossimi mesi, mentre le federazioni calcistiche di tutto il mondo cercheranno di trovare un equilibrio tra opportunità di crescita e la preservazione della qualità del calcio.