Uefa infligge una squalifica di 10 anni al Montenegro per il match fixing - ©ANSA Photo
Il calcio europeo è stato recentemente scosso da un grave scandalo di match fixing che ha coinvolto l’Arsenal Tivat, una squadra del Montenegro. Questa formazione è stata ufficialmente bandita dalle competizioni UEFA per un periodo di dieci anni e multata di 500.000 euro. La decisione è stata presa dalla Commissione di Controllo, Etica e Disciplina dell’organo di governo del calcio europeo, a seguito di indagini approfondite su una partita di qualificazione alla UEFA Europa Conference League per la stagione 2023/2024.
Il match sospetto si è svolto nel luglio 2023 contro l’Alashkert, una squadra armena. Durante questa partita, sono stati registrati flussi di scommesse sospetti, in particolare su un risultato di +5 per l’Alashkert, che ha vinto con un punteggio finale di 6-1. Questo risultato ha sollevato seri interrogativi su possibili irregolarità, spingendo l’Uefa a intraprendere un’inchiesta dettagliata.
La decisione di squalificare l’Arsenal Tivat per dieci anni è una delle più severe mai inflitte e dimostra la determinazione dell’Uefa nel combattere la corruzione. Oltre alla squalifica della squadra, l’Uefa ha preso provvedimenti rigorosi anche nei confronti di alcuni membri della rosa e della dirigenza del club. Ecco un riepilogo delle sanzioni:
Queste misure sono indicative della fermezza dell’Uefa nel garantire che il calcio rimanga un gioco pulito, punendo severamente coloro che tentano di compromettere l’integrità delle competizioni.
L’Arsenal Tivat, fondata nel 2013, ha avuto un percorso di crescita relativamente rapido, partecipando a competizioni nazionali e internazionali. Tuttavia, questo scandalo rappresenta un colpo devastante per la squadra e i suoi tifosi, che ora devono affrontare un lungo periodo di assenza dalle competizioni ufficiali. La reputazione del club, costruita con fatica negli anni, è stata gravemente danneggiata.
In Montenegro, il calcio è una delle passioni più sentite, e la notizia della squalifica ha suscitato reazioni contrastanti. Molti tifosi hanno espresso il loro disappunto, non tanto per le sanzioni in sé, quanto per il danno che queste infliggono all’immagine del calcio montenegrino. Altri, invece, hanno accolto la decisione dell’Uefa come un passo necessario per ripristinare l’integrità del gioco.
In conclusione, il caso di match fixing dell’Arsenal Tivat è emblematico di un problema crescente nel calcio moderno. Le scommesse clandestine e la corruzione rimangono una piaga difficile da estirpare, ma è imperativo che l’Uefa e le associazioni calcistiche nazionali continuino a combattere per garantire un futuro più pulito e giusto per il calcio.
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