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Udinese: la trattativa per la cessione è in fase di stallo

A due mesi dall’annuncio dell’imminente cessione dell’Udinese a un fondo americano, le voci riguardanti questa operazione si sono fatte sempre più insistenti, ma la situazione rimane stagnante. Secondo diverse fonti, il fondo in questione è identificabile con i Guggenheim Partners, noti per il loro interesse nel settore sportivo e per la gestione di asset significativi. Tuttavia, nonostante le aspettative iniziali di un rapido accordo, gli sviluppi recenti suggeriscono che i Pozzo, attuali proprietari del club friulano, potrebbero decidere di mantenere il controllo della società.

La lunga gestione dei Pozzo

La famiglia Pozzo è una delle più longeve nel panorama calcistico italiano, seconda solo agli Agnelli per quanto riguarda la proprietà di squadre di Serie A. Da quasi 40 anni, i Pozzo hanno guidato l’Udinese, portando il club a una stabilità che ha permesso di rimanere nella massima serie per ben 31 anni consecutivi. Questo traguardo è condiviso solo con pochi altri club come Inter, Milan, Roma e Lazio. Questa lunga gestione ha garantito all’Udinese una certa continuità, ma ora le incertezze legate alla cessione pongono interrogativi sul futuro del club.

La situazione attuale della trattativa

Durante il Media Day svoltosi nel ritiro austriaco di Lienz, il direttore generale Franco Collavino ha evitato di fornire aggiornamenti sulla situazione della trattativa. Le sue parole hanno evidenziato la complessità di tali operazioni: “In queste situazioni ci sono degli alti e dei bassi, ma le trattative, soprattutto quando sono complesse, non hanno una data di scadenza”. Questa affermazione suggerisce che, nonostante le aspettative di una conclusione rapida, le discussioni stiano affrontando ostacoli imprevisti.

Le fonti vicine alla trattativa indicano che uno dei principali punti di disaccordo riguarda la permanenza di Gino Pozzo alla guida del club, almeno durante un periodo di transizione. Questo aspetto appare cruciale per il fondo americano, che potrebbe desiderare un passaggio di consegne graduale per garantire la stabilità e la continuità del club. Tuttavia, l’accordo sulla cifra finale, stimata intorno ai 180 milioni di euro, non sembra essere il principale ostacolo, ma piuttosto la questione della governance e della gestione futura.

Le implicazioni per i tifosi

Un ulteriore indicatore che la cessione non sia imminente è rappresentato dai continui scambi di giocatori tra Udinese e Watford, l’altra società di proprietà della famiglia Pozzo. Questi movimenti non solo indicano un attivo mercato di trasferimenti, ma suggeriscono anche che il club sta pianificando il futuro senza una cessione immediata in vista. Se la cessione fosse realmente alle porte, sarebbe improbabile che si continuasse a gestire le operazioni tra due club destinati a prendere strade separate.

In queste settimane di stallo, i tifosi dell’Udinese si trovano in una situazione di incertezza. Da un lato, c’è chi spera in un cambiamento che possa portare investimenti freschi e nuove ambizioni, dall’altro c’è chi teme che una cessione possa compromettere la storicità e l’identità del club. I Pozzo, infatti, hanno costruito una squadra che ha saputo affrontare sfide significative, portando l’Udinese a competere a livelli alti, anche in Europa.

Il futuro dell’Udinese

La storia recente del club è caratterizzata da stagioni di alti e bassi, ma la presenza costante di una proprietà solida ha permesso di navigare anche in momenti difficili. La gestione dei Pozzo ha portato a scelte strategiche che hanno visto l’Udinese scoprire talenti e investire in giocatori promettenti, molti dei quali sono stati successivamente venduti a cifre importanti. Questa politica di scouting e valorizzazione dei giovani ha rappresentato un pilastro fondamentale del loro successo.

Nei prossimi giorni, ci si aspetta un’evoluzione della situazione, con i tifosi e gli addetti ai lavori che osservano attentamente gli sviluppi. Le trattative per la cessione di un club di Serie A non sono mai semplici e richiedono tempo e pazienza. La storia dell’Udinese è scritta da un legame profondo con il territorio e i suoi tifosi, e qualsiasi decisione futura dovrà tenere conto di questo aspetto fondamentale.

In conclusione, la questione della cessione dell’Udinese non è solo una questione economica, ma coinvolge anche l’identità del club e il suo posto nel panorama calcistico italiano. La famiglia Pozzo, con il suo bagaglio di esperienza e la sua connessione con la città di Udine, ha ancora un ruolo cruciale da giocare in questo capitolo della storia del club. Nel frattempo, la comunità calcistica rimane in attesa di sviluppi, con la speranza che il futuro dell’Udinese possa continuare a essere brillante, indipendentemente da chi sarà al timone.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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